ORE 14.40: SEGNALATO UN SOPETTO CASO DI EBOLA NELLE MARCHE, A CIVITANOVA…PER FORTUNA PERO’ SI E’ TRATTATO SOLO DI UN’ERRATA COMUNICAZIONE

laboratorio-analisi

strong>Ore 14,40 una notizia drammatica comincia a prendere forma e a rimbalzare sul web. L’ansa parla di una notizia flash e di un “aggiornamento che sarà fatto al più presto”, ma già alcuni giornali in rete come il Secolo XIX, l’Unione Sarda (che cancella qualche istante dopo il contenuto) ed anche il Meteo.Web.eu riportano una di quelle notizie che tolgono il fiato: “Ebola, caso sospetto nelle Marche. Poi andando a fondo e leggendo il contenuto dell’articolo ci si rende immediatamente conto che la notizia non è di oggi ma di qualche settimana fa. Sarebbe una coincidenza troppo strana che il caso sospetto di ebola venga segnalato ancora una volta a Civitanova Marche e che si tratti sempre di una donna nigeriana “di 42 anni, rientrata dal Paese qualche giorno fa. La donna, che aveva febbre superiore ai 38 gradi, e’ stata visitata al pronto soccorso e poi trasferita nell’ospedale di Torrette ad Ancona.”

Con tutta probabilità l’errore è partito dalla pubblicazione di una notizia riguardante l’ebola ma non di un caso specifico. Sull’Ansa infatti è stata pubblicato il seguente articolo:

 

“L’Ebola puo diventare una catastrofe umanitaria di grandissime dimensioni”. Parola del presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso in conferenza stampa al termine del vertice Asem a Milano. “Ebola non è solo un problema dei paesi africani che stanno soffrendo molto per il virus”, l’epidemia “potrebbe divenire una catastrofe umanitaria” ed è una “responsabilità di tutta la comunità internazionale”, ha aggiunto.

“Insieme agli Usa ed ai partner internazionali va rafforzato il lavoro. L’ebola è una della priorità principali dell’agenda Ue e nel consiglio Ue sarà deciso qualcosa a riguardo”. Lo afferma il presidente della commissione Ue Josè Manuel Barroso al termine del vertice Asem a Milano.

Intanto la Francia smentisce il caso di Ebola nel Paese. “Per il momento non c’è nessun caso confermato di Ebola in Francia”: lo ha annunciato il governo francese questa mattina, dopo il ricovero – ieri all’ospedale “Begin” nei pressi di Parigi – di un’infermiera colpita da febbre alta. Le prime analisi sulla donna, che sarebbe stata nell’equipe che aveva curato a fine settembre un’operatrice umanitaria rientrata dalla Liberia e poi guarita dall’Ebola, sono risultate negative.

Obama apre a supercommissario, forse buona idea. Il presidente americano Barack Obama apre alla nomina di un supercommissario per l’emergenza ebola, come chiesto da piu’ parti, soprattutto nel partito repubblicano. “Potrebbe essere una buona cosa”, ha detto al termine di un vertice alla Casa Bianca con tutti i responsabili della sanita’, spiegando pero’ che questo non significa mettere in discussione il lavoro fin qui svolto dal ministro della Sanita’ Sylvia Burwell o dal responsabile dei Cdc Thoma Frieden. Obama ha anche ribadito il suo no al divieto dei voli dall’Africa Occidentale: “Tutti gli esperti mi dicono che sarebbe una misura meno efficace dei controlli in aeroporto”.

Senegal e Nigeria quasi ‘virus free’, esempio per Usa. Gli esempi di Nigeria e Senegal, che sono riusciti a contenere i casi di Ebola deve rassicurare i paesi occidentali sui rischi di epidemia. Lo afferma Tom Inglesby, esperto dell’Upmc Center for Health Security di Pittsburgh, alla vigilia della dichiarazione di ‘virus free’ per questi due paesi. L’annuncio ufficiale dell’Oms dello status di ‘Ebola free’, che si ottiene dopo 42 giorni senza nuovi casi, per il Senegal è atteso per oggi, mentre la Nigeria dovrebbe essere fuori dall’incubo lunedì prossimo. ”Questa esperienza – spiega l’esperto alla Nbc – mostra che anche nel caso della Nigeria, che ha scoperto tardi che il paziente aveva l’Ebola, l’identificazione dei contatti e l’istituzione di procedure di controllo possono estinguere il focolaio. Se si può avere successo in Nigeria credo che si possa fermare anche qui”. In Nigeria il virus è stato portato da Patrick Sawyer, un viaggiatore liberiano che ha mostrato i primi sintomi già sull’aereo. All’ospedale, Sawyer, che si è scoperto poi essere intenzionato a infettare volontariamente con il virus, è stato curato per la malaria, e solo quando i farmaci hanno fallito sono stati fatti i testi per Ebola. Una volta scoperto il ‘paziente zero’ il ‘contact tracing’ ha portato a oltre 18500 visite mediche a persone potenzialmente a rischio, che hanno permesso di trovare i 19 casi direttamente provocati da Sawyer, l’ultimo dei quali si è manifestato lo scorso 31 agosto.

Vaccino non arriverà in tempo per epidemia. Nella migliore delle ipotesi il vaccino per Ebola non arriverà in tempo per essere usato su larga scala durante l’epidemia in corso. Occorre acquisire l’abilità di produrlo su larga scala e saremo in grado di farlo solo nel 2016. Lo ha affermato in un’intervista alla Bbc Ripley Ballou, capo della divisione vaccini dell’azienda Gsk, che sta sviluppando quello più avanzato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *