OMICIDO REA, ASCOLTATO L’AGENTE DI POLIZIA PENITENZIARIA PACIOLLA

Ascoltato dai magistrati Raffaele Paciolla, l’agente di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Ascoli ed amico di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore accusato dell’omicidio della moglie, Melania Rea. Il confronto tra l’agente, sentito come persona informata sui fatti, e gli inquirenti, si è protratto per quasi quattro ore, durante le quali l’uomo ha precisato i contorni di alcune circostanze riferite dallo stesso Parolisi e che erano risultate in contraddizione con quanto invece dichiarato da Paciolla. Al centro dell’audizione, il dettaglio delle fotografie scattate al cadavere con il cellulare dall’agente penitenziario, riferito da Parolisi a pochi giorni dal ritrovamento del corpo della vittima e smentito dallo stesso Paciolla. Parolisi aveva infatti mostrato di conoscere la posizione in cui il cadavere delle moglie era stato rinvenuto nei pressi del chiosco di Ripe, pur non essendo stato sul posto: alla contestazione aveva detto di aver visto le foto scattate dall’amico Paciolla. Proprio questa contraddizione era stata alla base di una discussione con l’agente di polizia penitenziaria, che aveva poi consegnato agli inquirenti il cellulare per dimostrare la non veridicità
delle dichiarazioni di Parolisi.

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