OMICIDIO SARCHIE’ TRA I QUATTRO INDAGATI ANCHE UNA COPPIA

Quattro persone sono indagate per l’omicidio di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce ucciso con un colpo di pistola alla nuca e dato alle fiamme. Un uomo, titolare di una ditta di costruzioni e venditore abusivo di pesce, è indagato per l’omicidio. Potrebbe essere stato proprio un problema legato al controllo del mercato locale, dove Sarchiè aveva clienti da decenni, il movente del delitto. Altre tre persone – tra cui marito e moglie – sono indagate una per concorso in distruzione del cadavere e favoreggiamento e la coppia per il solo favoreggiamento. A ore dovrebbero essere emessi i decreti di fermo. Sarchiè, ha confermato l’autopsia eseguita oggi, sarebbe stato raggiunto da 6-7 colpi di pistola, concentrati sulla spalla sinistra oltre a quello, fatale, alla nuca.
Le indagini, condotte dai carabinieri del Reparto operativo, avevano avuto un’accelerazione, con il sequestro di un capannone industriale a Castelraimondo, dove sarebbero state trovate parti del furgone di Sarchiè, di cui si sono perse le tracce. Un testimone potrebbe aver assistito all’aggressione di Sarchiè. Altri abitanti della zona avrebbero invece assistito a una discussione avuta dalla vittima con altre persone non identificate. Per questo il procuratore capo di Macerata, Giovanni Giorgio, ha rivolto un invito “perché anche altri testimoni diano il proprio contributo di fronte di un fatto di estrema gravità, seguendo l’esempio delle numerose persone che hanno già reso dichiarazioni probatoriamente rilevanti”.

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