Salvatore Parolisi non ha mai contattato e non ha intrattenuto conversazioni in chat con transessuali. E’ quanto emerge dalla consulenza informatica del perito della difesa, un’analisi tecnica con la quale i computer del caporalmaggiore, accusato del delitto della moglie Melania Rea, sono stati esaminati. I risultati emersi sono adesso alla base di un esposto-querela che il legale di Parolisi ha presentato alla procura di Teramo per fare chiarezza sull’illegittima diffusione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, poi pubblicate sui quotidiani e diffuse in trasmissioni televisive.