OMICIDIO REA, PARLA SALVATORE: “SONO SICURO DI ME STESSO”

 “Come mi sento? Come sempre, sono sicuro di me stesso”. Così Salvatore Parolisi, unico indagato per l’omicidio volontario della moglie Melania Rea, risponde ai giornalisti appena conclusa una perquisizione a casa dei suoi, a Frattamaggiore, dove i carabinieri di Ascoli hanno sequestrato una valigia. Un’altra, poi, è stata prelevata a casa dei suoceri, a Somma Vesuviana. Per il caporalmaggiore, un’altra giornata, quella di ieri, passata sulle spine, nonostante la sicurezza dimostrata. Anche stavolta il vedovo di Melania ha ampiamente collaborato con i militari, esaudendo con tranquillità qualsiasi loro richiesta. Ma questo ulteriore tassello nel quadro delle indagini lascia pensare a una ricerca mirata di prove, tracce che possano ricondurre ai luoghi teatro della tragedia, in particolare il Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella dove la donna venne ritrovata cadavere il 20 aprile scorso, due giorni dopo che il marito ne aveva denunciato la scomparsa da Colle San Marco di Ascoli. Un accertamento ritenuto dunque importante, non quanto però l’analisi dell’auto – una Renault “Scenic” – sequestrata a Parolisi una settimana fa e che si trova ora nei laboratori dei carabinieri del Ris,
a Roma, dove da questo lunedì sarà oggetto di sofisticate e approfondite analisi.

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