OMICIDIO REA, CONSEGNATI ALLA FAMIGLIA GLI ATTI DELL’INCHIESTA

par1Oggi saranno consegnati alla difesa della famiglia di Melania Rea gli atti dell’inchiesta sull’omicidio. I Rea: Gennaro, Michele e Vittoria, si sono costituiti parte civile ed hanno nominato due consulenti di parte, Buccelli e Di Lorenzo. Spetterà ad essi stabilire, insieme al legale ascolano Mauro Gionni, la linea di azione da seguire nei prossimi giorni. La Procura di Ascoli Piceno intanto, secondo voci di corridoio, sarebbe in possesso di alcuni documenti di rilevante importanza, carte tutte ancora da giocare. L’unico indagato a piede libero, accusato di omicidio volontario aggravato è sempre il vedovo della 29enne di Somma Vesuviana, il caporalmaggiore capo dell’esercito Salvatore Parolisi, che venerdì scorso in Tribunale , interrogato dai Pm Umberto Monti ed Ettore Picardi, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è tornato a Napoli, Frattamaggiore, domenica. Assistito dai legali Walter Biscotti e Nicodemo Gentile il militare ha nominato un perito di parte, Lorenzo Varetto che ha incontrato nei giorni scorsi il medico legale Adriano Tagliabracci, autore dei due esami autoptici sul corpo della vittima. Secondo le ultime indiscrezioni Melania Rea nelle settimane che hanno preceduto l’orrenda morte, era molto nervosa, tesa, un comportamento non consono alla sua personalità, come se la donna avesse qualcosa da nascondere. Il marito dal canto suo, benché abbia sempre tenuto a far sapere che, mai avrebbe lasciato la moglie, si era presentato qualche mese fa in casa dei genitori dell’amante, Ludovica Perrone, dicendo di essere il fidanzato. Qualcuno alla Caserma Clementi di Ascoli Piceno si è lasciato sfuggire che ad ogni scaglione di reclute (circa 300 ragazze) che arrivavano al 235mo Reggimento Piceno, per il caporalmaggiore capo erano circa 3 o 4 nuove storielle da vivere. Un militare latin lover dunque. Sarà per questo che, prima di entrare in Procura ad Ascoli, mentre percorreva la scalinata del Palazzo di Giustizia in Piazzale Orlini, qualcuno tra i presenti ha gridato “Eccolo, è arrivato George Clooney”uno sberleffo per il personaggio che si sta cucendo addosso al vedovo di Melania, Salvatore, che piace sempre meno alla gente. Intanto i difensori di Salvatore Parolisi, hanno presentato querela contro “quei mezzi di informazione che hanno diffuso notizie false, relative a presunti rapporti di Parolisi con soggetti transessuali’’. “C’è un limite a tutto” dice l’avvocato Biscotti, in riferimento ad un servizio trasmesso in Rai. “La querela scatterà per chiunque riprenderà la notizia falsa”. Insieme alla querela “Partirà un esposto ai vertici aziendali della Rai”. In quest’ottica è da leggersi il divieto della procura di rendere noti i passaggi dell’inchiesta. Occorre sgonfiare la pressione mediatica sul caso e la procura di Ascoli avrebbe vietato la pubblicazione dei contenuti dell’interrogatorio e dell’esito dell’autopsia sul corpo della giovane mamma di Somma Vesuviana. Potranno però essere resi noti i tabulati e tutti i documenti sul traffico telefonico. La procura di Ascoli Piceno, che indaga sul delitto, avrebbe comunque un asso nella manica, in grado di incastrare il caporalmaggiore capo.

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