Si è aperto oggi in Corte d’Assise a Macerata, ma è stato subito rinviato al 21 novembre per l’incompatibilità di uno dei due giudici togati, Luigi Reale, il processo a carico di Sauro Muscolini, accusato di aver ucciso il 30 luglio 2010 l’amico Felice Brandi, un ex barista di 44 anni, massacrandolo in casa con 24 coltellate a Tolentino. Secondo l’accusa, Muscolini, 39 anni, che si dichiara innocente, avrebbe agito sotto l’effetto di un mix di stupefacenti e farmaci, per poi allontanarsi dall’abitazione della vittima, distante 50 metri dalla sua, nascondendo gli abiti sporchi di sangue. Un mese e mezzo dopo, 11 settembre, era stato arrestato dai carabinieri. I difensori sostengono invece che l’uomo, rientrando a casa, avrebbe visto dalla finestra l’amico riverso sul pavimento, e sarebbe entrato per aiutarlo: in questo contesto avrebbe lasciato le proprie impronte sull’arma del delitto, e si sarebbe sporcato di sangue. Sempre secondo la difesa, Muscolini si sarebbe allontanato temendo di essere accusato dell’omicidio.
