“O FRA’, VENNE O’, DAMME ‘NA MANA A METTE A POSTO”, PERDE PEZZI LA LANCETTA “DI PEPPINELLO”

Appello! ma scusate devo farlo nella mia lingua più cara:
o fra’ , venne o’, damme ‘na mana a mette a posto che ‘ncore non s’è ccorti gnisciù de ‘sto macello; me l’ha fatto scuprì lo poro Peppinelllo je ce venia da piagne quanno me lo so’ sognato jera. Venne o’, damme ‘na mana!
Traduzione: (fratello, vieni qua dammi una mano a riparare che nessuno s’è ancora accorto di questo disastro; m’è l’ha mostrato Peppinello in sogno ieri, e gli veniva da piangere nel dirmerlo. Vieni qua dammi una mano!)
Questa piccola barca che vedete è la fedele ricostruzione di una lancetta civitanovese costruita dal Maestro d’Ascia Giuseppe Santini detto Peppinello. Sta andando in malora sul lungomare di Civitanova dietro ad un orgoglioso e inossidabile cartello smaltato che ne descrive la prossima assenza.
Io Peppinello l’ho conosciuto, l’ho visto maneggiare l’ascia e lavorare alla sua ultima barca: siamo tutti suoi figli; le case che vediamo, il nostro porto, le strade, i negozi e le luci sono i suoi sogni realizzati. Se lasciamo che la sua opera marcisca come un corpo qualsiasi ne condanniamo la memoria, e con lei, i sogni dei nostri figli.
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