NUOVO POLO COMMERCIALE. SI INFIAMMA L’ASSEMBLEA DEI NEGOZIANTI DEL CENTRO

Una multisala, il Decathlon che si trasferirebbe da Porto Sant’Elpidio a Civitanova, ristoranti, burgherie e altri discount. E’ quanto previsto nel piano commerciale che sta facendo venire gli incubi ai negozianti del centro. In tutto 19 mila metri quadrati di superficie destinati a creare sviluppo e movimento in periferia e a mandare in affanno lo shopping di corso Umberto e dintorni. Ieri sera in sala consiliare la categoria dei negozianti del centro, in una assemblea organizzata e moderata dal loro presidente Mauro Melatini, si è confrontata con gli assessori Pierpaolo Borroni (commercio) e Maika Gabellieri (cultura e turismo) per fare il punto sulla situazione – caotica – dei mercatini natalizi e per chiedere conto di cosa bolla nella pentola dell’urbanistica cittadina. E gli animi si sono scaldati perché nel copione previsto dagli amministratori, con Borroni che del nuovo insediamento commerciale ha dato la colpa al piano regolatore del 1978 e che ha offerto agli interlocutori la scusa che era già tutto scritto, che l’amministrazione comunale non può farci nulla e che comunque non ne sapeva niente del piano in questione, si è inserito il consigliere del Pd Giulio Silenzi. Un intervento in contraddittorio con Borroni, che ha fatto perdere le staffe all’assessore Gabellieri, che ha abbandonato la presidenza uscendo dall’emiciclo. In sostanza Silenzi ha smentito Borroni su due tesi: la prima, quella che l’amministrazione non possa fare nulla davanti, perché in realtà quella lottizzazione del 2007 è scaduta e dovrà essere il Comune a concedere la variante quindi deve essere portato in Consiglio Comunale ed ottenere l’approvazione che non è’ automatica mentre la seconda è che a Palazzo Sforza non ne sapessero nulla. Ha così ricordato la recente intervista rilasciata alla stampa dal sindaco Ciarapica che mostrava invece di conoscere anche numericamente i posti di lavori collegati al nuovo piano commerciale e mostrava di sapere anche come si sarebbe sviluppato, cercando in tal modo di ammansire i commercianti con la teoria che dell’attrattiva esercitata dal nuovo polo nella zona Aurora ne avrebbe beneficiato anche il centro con le boutique Dove però contenti non sono. Anzi, tutto il contrario. Vedono infatti come fumo negli occhi ulteriore cubatura commerciale nella zona tecnico distributiva che già funziona da potentissima calamita con il Cuore Adriatico e gli altri contenitori commerciali e figuriamoci se a questo si aggiungono attrattive (vedi multisala e ristoranti) in grado di spostare del tutto l’asse dello shopping. E davanti all’ammissione di Borroni che, incalzato da Silenzi, ha dovuto confermare che la lottizzazione era scaduta, si è infiammata la platea dei commercianti.

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