Nove anni di reclusione per reati che vanno dalla concussione al favoreggiamento della prostituzione, fino alla corruzione, lesioni gravi e rivelazione di segreto di ufficio. E’ la condanna inflitta senza concessione di attenuanti all’ispettore di polizia Domenico Gioia, 53 anni, sospeso a scopo cautelativo dal questore di Ancona. Secondo l’accusa, l’agente – che era stato arrestato nel novembre del 2008 – avrebbe chiesto denaro e prestazioni sessuali per chiudere un occhio e alleggerire i controlli antiprostituzione. E avrebbe anche sequestrato una prostituta, trattenendola indebitamente in camera di sicurezza. Gioia nega gli addebiti e ritiene le accuse frutto di una vendetta per la sua attività e i rapporti confidenziali dettati dalla necessità di reperire informazioni di servizio. La difesa farà ricorso in appello. I giudici hanno condannato a due anni di carcere anche il coimputato, Antonio Taurino, 38 anni, pugliese, per favoreggiamento della prostituzione.