Notte di ferragosto con i fuochi d’artificio che hanno quest’anno hanno illuminato e colorato il cielo civitanovese. Ma la notte di ferragosto è stata impegnativa anche dal punto di vista degli interventi di soccorso.
Dalle ore 20.00 del 14 alle ore 08.00 del 15 la Croce Verde ha messo in campo ben 3 equipaggi di emergenza con 3 ambulanze più uno scooter
soccorso con personale BLSD formato, dotato di defibrillatore
ed altre attrezzature di supporto vitale.
La zona più calda della movida civitanovese – fanno sapere dalla Croce Verde – si è registrata come al solito al lungomare nord.
Le ambulanze hanno effettuato in totale 13 interventi. Sono state soccorse ben sette persone solo sul tratto lungomare nord.
Tre persone sono state soccorse al Lungomare sud di Civitanova ed
uno in zona ex Liceo Scientifico. Si sono inoltre registrati due malori
presso abitazioni private. Tutti i pazienti erano maggiorenni e di varie nazionalità: italiana, cinese, russa, romena, tutti in grave stato psico fisico alterato da eccessiva assunzione di alcolici.
Fondamentale è prezioso dunque il lavoro dei militi. L’associazione ha voluto perciò pubblicamente “ringraziare tutti i nostri volontari che con abnegazione ancora una volta hanno dedicato il loro tempo libero a favore di coloro che alla Croce Verde si rivolgono.”
Da segnalare la sinergica collaborazione con la Centrale Operativa del 118 di Macerata che ha costantemente utilizzato lo scooter soccorso la cui agilità in mezzo al trasferimento ha permesso di abbreviare notevolmente i tempi di primo soccorso in attesa dell’arrivo
dell’ambulanza.


———-


A proposito di quello che avete riportato sugli interventi effettuati dalle ambulanze la notte di ferragosto, forse chi ha scritto l’articolo non era presente fisicamente sul lungomare nord di Civitanova, ma sono stati soccorsi molti ragazzi e soprattutto ragazze che potevano aver avuto 16 o 17 anni al massimo e non tutti maggioranni come viene riportato nell’articolo. Perche’ trasformare una serata di festa in un bollettino di guerra, dove a rimetterci, tutti gli anni sono sempre i nostri ragazzi. Non sarebbe ora di limitare o ancor meglio vietare di bivaccare sulla spiaggia con tende e quant’altro e ritornare ai sani gavettoni d’acqua come quando eravamo ragazzi noi.