NO AI TAGLI ALLA BIBLIOTECA. PER IL CSC LA CULTURA NON SI TOCCA

centro-studi“Non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo esimerci dallo spezzare una lancia in favore della Biblioteca Comunale in merito alla attuale e dibattuta questione dei tagli nel Bilancio di previsione. Già nelle scorse settimane la stampa ha dato ampia ribalta alla insolita querelle sollevata dal vertice della Biblioteca che denunciava consistenti decurtazioni dei pubblici finanziamenti a danno della future attività della “Silvio Zavatti”. In un clima di scontro dialettico, oramai innegabilmente pre-elettorale, è facile cadere nella tentazione di tirare da una parte o dall’altra per la giacca la Cultura (quella con la C maiuscola), tentando magari di ammantarla di un’aura dorata quando, invece, la si vorrebbe piegare ed utilizzarla come il più classico e trito dei panem et circenses… o il più banale e scontato dei j’accuse.” Anche il Centro Studi Civitanovesi, interviene sulla questione dei tagli alla Biblioteca Comunale che nei giorni scorsi ha visto l’intervento del segretario del Pd di Civitanova Giulio Silenzi. “Noi del CSC siamo convinti che esista solo la Cultura intesa come un sommo Bene pubblico – senza colori e sempre super partes – anche quando le circostanze contingenti potrebbero indurne ad un puro uso strumentale per tutt’altri fini: siamo perché si facciano cose interessanti e non interessate. In tal senso riteniamo che non sia opportuno, in tempi di crisi come quelli attuali, impegnare ingenti risorse economiche, pubbliche o private che siano, in manifestazioni più o meno futili, velleitarie ed effimere anche se di indubbia visibilità, come purtroppo avverrà ed è avvenuto nel recente passato. Auspichiamo due cose:

1) che se ci sono risorse in più da spendere, avendo sempre ben in mente il primario interesse di tutti, non si vadano a togliere i mezzi di sostentamento alle consolidate realtà culturali (pubbliche o private che siano) già attive ed intensamente operanti nel tessuto cittadino, perché i soldi per l’autentica Cultura non sono mai troppi;

2) che si faccia il possibile per evitare polemiche sterili e si spronino invece tutti ad apportare democraticamente il proprio contributo costruttivo ed innovativo.

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