NICHOLAS SBAFFONI AD UN ANNO DALL’INCIDENTE A CIVITANOVA CI RACCONTA COM’ E’ CAMBIATA LA SUA VITA

nicholas1Civitanova 20 agosto 2010 un giorno che resterà nella memoria di un ragazzo di 19 anni che ha rischiato di perdere la vita. Erano le 3 del pomeriggio, non c’era vento né pioggia e Nicholas Sbaffoni col suo motorino percorreva la strada che lo separava dall’amica. Pomeriggio di studi. Questo nei propositi, se non fosse stato per quella pianta … Chi poteva immaginare mai che tutti i buoni propositi di un ragazzo, in un caldo giorno d’estate, stavano per infrangersi sotto una pianta? E’ passato più di un anno e Nicholas quegli istanti ce li ha bene impressi nella memoria. Al telefono risponde una voce di ragazzo, ma le parole sono quelle di un adulto. Un anno è bastato a Nicholas per diventare grande. Un’esperienza traumatica come quella che ha dovuto subire l’ha aiutato a crescere in fretta. Certo deve essere stata quella determinazione e quella voglia di vivere ad avere aiutato un giovane che oggi, grazie al cielo, può raccontare la sua storia. “Io e la mia amica dovevamo portare avanti un progetto di inglese per la mia scuola – dice il ragazzo che frequenta le superiori a Civitanova – ricordo solo il tronco che mi è caduto addosso e poi il buio … mi sono svegliato ad Ancona dopo due settimane”. Si chiama coma farmacologico èd è quella condizione cui è stato costretto Nicholas, in seguito all’emorragia interna riportata a causa dell’incidente. Peritonite espansa su tutto l’intestino la diagnosi. Spappolati pancreas, milza e stomaco in pessime condizioni.

Nicholas, come è cambiata la tua vita?
“E’ cambiata molto la mia vita, sono cambiate le abitudini. Devo fare attenzione a molte cose”.

Non è stato dei più classici, l’iter ospedaliero del giovane civitanovese. Da Santa Maria Apparente di Civitanova ad Ancona e poi, dopo 20 giorni trascorsi al nosocomio della città dorica, c’è stata la tappa obbligata a Bologna.
“Non sono stato mai solo – dice Nicholas – la mia stanza d’ospedale era sempre affollatissima”. Gli amici facevano i turni per andare a trovarlo in ospedale al Sant’Orsola, dove il ragazzo è stato sottoposto ad un complicatissimo intervento “Il dottor Pinna mi ha aiutato molto – dice la giovane voce, dolce e decisa al tempo stesso” Sette gli organi trapiantati. “L’operazione ha riguardato tutto l’addome, solo i reni erano salvi

Oggi come va?
“Va che ogni mese devo tornare dal dottor Pinna a Bologna per fare i controlli, devo stare attento a non prender malanni, ma alla fine di settembre ho ricominciato con la scuola”.

Progetti futuri?
“E’ ancora presto per farli, devo stare attento alle malattie, sono stati troppi i cambiamenti, arrivati tutti in un colpo”.

Il tuo avvocato ti tiene aggiornato sugli sviluppi del caso con il comune di Civitanova?
“Si, mi tiene informato naturalmente e sembra che tutto stia procedendo per il verso giusto”.

Dopo l’esperienza che hai vissuto e che stai superando, ti senti di dare un consiglio a tanti ragazzi della tua stessa età che per motivi diversi rimangono coinvolti negli incidenti stradali?
“In questo momento no …”

Termina la frase ridendo Nicholas Sbaffoni. Giovane e maturo, probabilmente non ama salire in cattedra. Ma la sua storia non si dimentica, rimane impressa e pesa, come quel tronco caduto in un caldo pomeriggio di agosto. Dopo quel giorno il comune di Civitanova cominciò a monitorare attentamente la zona, ispezionate le aree verdi, abbattute le piante malate… Certo il risarcimento per quanto accaduto al giovane Sbaffoni è l’ultima cosa alla quale si pensa in casi del genere, ma di sicuro la vita di Nicholas ripartirà anche da lì, da tutto quanto possa contribuire a ridare speranze a chi in un attimo ha visto frantumati in un pomeriggio d’estate i sogni di ragazzo. La sua volontà, l’amore della famiglia e degli amici, la professionalità dei medici hanno già fatto la loro parte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *