In riferimento agli articoli di stampa relativi a valutazioni complessive dell’attività sanitaria dell’ospedale di Civitanova Marche, a dir poco superficiali e non reali, si resta sconcertati ed in particolare diventano incomprensibili i concetti ivi espressi soprattutto perché provengono da “professionisti del settore” quali sono il Dott. Ermino Marinelli (medico di medicina generale) ed il Dott. Massimo Mobili (chirurgo in pensione dall’ospedale di Civitanova Marche).
“La scena non è triste”, ma sicuramente sono “amari” i commenti perchè la verità è invece un’altra. L’attività complessiva della struttura ospedaliera di Civitanova negli ultimi anni non ha subito alcun depotenziamento o tagli come si vuol far credere, anzi è andata progressivamente incontro ad un consolidamento e crescita delle prestazioni sanitarie erogate integrandole nell’ambito di una riorganizzazione in Area Vasta che ha consentito e consente una migliore risposta ai bisogni di salute del territorio garantendo e migliorando la efficienza ed efficacia del percorso assistenziale.
Basti pensare solamente all’attività di Oncologia guidata dal Dott. Latini in Area Vasta 3 che ha portato in meno di due anni a quadruplicare il numero di prestazioni effettuate nel nosocomio civitanovese potenziando, in termini numerici e qualitativamente, la risposta assistenziale ai cittadini.
Questa non è l’unica realtà in quanto consolidamento e crescita è anche per l’Ematologia diretta dal Dott. Riccardo Centurioni divenuta punto di riferimento e polo di eccellenza in Area Vasta 3 con sviluppo della rete clinica corrispondente.
L’Allergologia, punto di riferimento regionale e sovra regionale grazie alla professionalità del Dott. Stefano Pucci e della sua equipe, ha assunto anche un ruolo di Coordinamento ASUR della rete clinica corrispondente ed di integrazione organizzativa con il servizio di Fermo.
La Pediatria è stata potenziata nella sua dotazione organica passando da 3 a 6 unità mediche ed ubicata in nuovi, più ampi e confortevoli locali e per la cui attività ci si appresta ad istituire la guardia attiva (h24) come richiesto dagli standard normativi.
La ostetricia è passata da 625 parti nel 2011 a 858 del 2012 con attivazione della guardia ostetrica-ginecologica (h 24).
Per il Pronto Soccorso è stato nominato dal 1 ottobre il nuovo Direttore dell’ Unità Operativa. A tal proposito si ribadisce che quest’area dell’emergenza, critica per qualsiasi nosocomio proprio per la tipologia e le modalità delle prestazioni erogate, garantisce la priorità delle cure con assegnazione di codici di colore che ne caratterizzano la criticità clinica. E’ chiaro, pertanto che codici bianchi e verdi a bassa gravità avranno un tempo di attesa maggiore per dare la precedenza a codici gialli e rossi ad elevata criticità che hanno sempre una puntuale risposta.
La chirurgia, l’urologia, l’ortopedia e l’otorinolaringoiatria sono state riorganizzate logisticamente, come a Macerata, in un piano chirurgico-specialistico che ha consentito l’ottimizzazione e l’integrazione del personale di assistenza mantenendo contestualmente inalterata l’offerta di prestazioni specialistiche in baseal reale utilizzo dei posti letto.
Non dovrebbe sfuggire al Dottor Mobili, già Direttore facente funzione della Chirurgia e al Dottor Marinelli, che tanto si preoccupò della nomina del nuovo Primario, il fatto che questa U.O., negli ultimi due anni, sotto la guida del nuovo primario Dott. Stefano de Luca, ha visto crescere la sua attività sia in termini numerici che come aumento della complessità delle patologie chirurgiche trattate.
In merito ai Servizi, il Laboratorio Analisi è stato potenziato nella sua dotazione organica con il personale venuto da Recanati ma anche in attrezzature tecnologicamente avanzate mentre per la Radiologia sono in corso le procedure per l’assunzione di un radiologo e di un tecnico, propedeutico per l’istituzione della guardia attiva (h 24), che mai è stata attivata in passato!
Infine nella primavera 2014 saranno ultimati i lavori del DEA che non è “un contenitore vuoto” ma al contrario comporterà un ampliamento degli spazi dedicati al Pronto Soccorso ed alla Medicina d’Urgenza, che unitamente alla presenza della Radiologia e Rianimazione miglioreranno funzionalmente e logisticamente la risposta all’emergenza.
Se questo significa depotenziare ed operare tagli ad una struttura sanitaria allora significa non aver compreso o non voler comprendere che oggi la sanità è un’altra, dove qualità, quantità, efficienza ed efficacia delle prestazioni sanitarie non possono essere misurate con il numero dei posti letto ma per la loro congruità rispetto al bisogno di salute, in grado di soddisfare la domanda, garantendo qualità e sicurezza delle prestazioni erogate ed integrate in rete con le altre 7 strutture ospedaliere del territorio.