NELLA PINACOTECA COMUNALE CAPOLAVORI DEL ‘700 E ‘500

“Testimonianze d’arte importanti. Episodi biblici traslati magistralmente sulla tela e di forte impatto emotivo saranno il fiore all’occhiello della nostra Pinacoteca a partire dal 17 agosto. Sette oli su tela, più 2 statue lignee raffiguranti san Pietro e Paolo, che onorano la nostra Città e che la Direttrice Enrica Bruni in collaborazione con la nostra Amministrazione ha voluto proporre gratuitamente a tutti i visitatori che spero siano in tanti. Una mostra d’élite, raffinata, fortemente incoraggiata dalla nostra Giunta perché Civitanova Marche è bellezza, cultura, turismo, spettacolo e anche arte di grande livello. L’inaugurazione sarà affiancata da una spiegazione, opera per opera, della direttrice Bruni. Un modo questo per avvicinare anche i non addetti ai lavori all’arte pittorica del ‘500 e del ‘700” . Ha dichiarato Maika Gabellieri, Assessore alla Crescita Culturale.
Conservate nella Quadreria della Pinacoteca civica Marco Moretti le tele firmate da Filippo Ricci (1679-1764) e quelle settecentesche di autore ignoto, sono esempi eccellenti di pittura a carattere sacro destinati prevalentemente all’educazione morale e religiosa dei devoti, di timbro controriformato, eccezion fatta per la Madonna del Soccorso di Baldo de’ Sarofini, certamente realizzata prima del 1563. Alle sette tele si aggiungono due statue lignee del ‘500 raffiguranti San Paolo e San Pietro, sempre di autore ignoto.
Queste opere saranno esposte in una sala al piano terra della Pinacoteca civica perché tutti agevolmente le possano ammirare e godere. Sabato 17 agosto 2019 alle ore 19,30 ci sarà l’inaugurazione della mostra, curata dalla direttrice Enrica Bruni, con lectio e a tutti quelli che interverranno sarà donato un agile e utile mini catalogo illustrato. L’iniziativa è realizzata con il Patrocinio del Comune di Civitanova Marche, Assessorato alla Crescita Culturale, in collaborazione con UNITRE di Civitanova Marche. Il catalogo, oltre all’introduzione della dottoressa Bruni, è correlato dall’intervento del critico d’arte, Professor Stefano Papetti.

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