NEL NOME DELLA PRASSI

C’è un nuovo articolo nel regolamento del consiglio comunale: la prassi. Lo hanno invocato il presidente Morresi quando, ingabbiato nella sua livrea, ha cancellato i voti della minoranza per far portare i conti a Ciarapica, e il segretario generale Morosi mentre sfogliava tutti gli almanacchi che aveva in tasca alla ricerca della norma sulla prassi mentre veniva incalzato da chi gliene chiedeva lumi. Non l’ha trovata però ha balbettato che esiste ed è forse nel manuale dei servitori del padrone di turno, e non dello Stato. Nel nome della fantomatica prassi, durante la seduta consiliare di venerdì, è stato modificato l’esito di voti sgraditi alla maggioranza. E’ successo due volte. E’ tutto agli atti e chissà che certe interpretazioni delle regole, sempre per ossequio alla prassi, non finiscano per attirare l’attenzione dell’autorità giudiziaria. Meglio quindi che il duo Morresi-Morosi, che canta e balla al ritmo deciso da Ciarapica, scovi l’anfratto del regolamento in cui si cela l’escamotage usato per buttare nel cestino il voto delle minoranze. Nel frattempo ci si può divertire a guardare e ascoltare quando accaduto in consiglio comunale. Con un clic su questo link (https://www.civitanovamarchetv.com/live166-Consiglio-Comunale.html) ci si può render conto che la prassi è stata arruolata dalla maggioranza, fedele alleata anch’essa, scodinzolante quanto Pizzicara: basta andare al minuto 59’ e poi far scorrere il cursore al secondo passaggio ardito della seduta (4 ore e 39’), in cui Morresi, assistito da Morosi, fa per prassi quel che cavolo gli pare. Impassibili, presidente e segretario generale, difronte alle regole. Pardon, im’prassi’bili.
Di Robespierre

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