Ieri, durante un incontro promosso dalla sezione Anpi di Civitanova, è andato in scena uno spettacolo preoccupante, simile ad una commedia dell’assurdo, inquinata da forti tinte nere di rigurgito neo fascista. Durante la presentazione del libro “Dopo Mussolini” da parte dell’autore Andrea Martini, Matteo Simonetti docente di filosofia revisionista e autore a sua volta del libro “La verità sul piano Kalergi” ha preso la parola e ha duramente contestato la Resistenza e l’antifascismo. Purtroppo il docente in questione si è fatto portavoce di istanze anticostituzionali che mettevano pericolosamente sullo stesso piano un crimine come il fascismo e tutte le gravi conseguenze a cui esso ha condotto, con i valori fondanti della Repubblica, nata dalla Resistenza e dal sacrificio di tutti coloro che hanno combattuto il fascismo, anche a pena della vita, per farci dono di uno Stato libero. Ma ciò che lascia allibiti è osservare come è possibile il verificarsi di una simile situazione che è sfuggita di mano ed è diventata incontrollabile fino al punto di consentire che a un docente cosiddetto revisionista sia permesso di veicolare alle scolaresche di un Liceo contenuti vietati dalla legge dello Stato italiano e che sono considerati reato, senza che nessuno prenda provvedimenti per evitarlo.
Di Vera Spanò
