NATALE A CIVITANOVA. COMMERCIANTI: “PROGRAMMA INADEGUATO”

Il Natale prende il via con la polemica, quella tra i commercianti e l’assessorato al turismo che ha presentato un programma diiniziative per le prossime festività valutato “inadeguato e in ritardo”.
Il giudizio negativo è emerso dopo l’incontro di qualche giorno fa tra i rappresentanti del direttivo dell’associazione Centriamo, che raccoglie i commercianti del centro, e gli assessori di riferimento: Borroni, per il commercio, e Gabellieri, per il turismo. Quest’ultima però era assente malgrado l’invito inoltrato e quindi, come dichiarano dall’associazione: “Abbiamo potuto solo prendere atto di una bozza di programma da cui abbiamo notato con rammarico che al momento non ci sono appuntamenti di rilievo”.
La delusione dei commercianti nasce principalmente dal fatto che i comuni limitrofi hanno previsto invece iniziative di grande attrazione. Si aspettavano quindi una proposta altrettanto di richiamo da parte dell’amministrazione mentre nella bozza in visione sono previste solo piccole iniziative.
Lamentano inoltre un gravoso ritardo sulla tabella di marcia: “Arriviamo sempre troppo a ridosso del Natale, mentre sappiamo tutti che le buone programmazioni vanno fatte con largo anticipo. I comuni limitrofi sono già partiti con la promozione”.
Altro oggetto del contendere è la pedonalizzazione del corso principale in occasione di una serata prevista per la metà di dicembre, con apertura dei negozi fino a tarda sera. Le posizioni per ora sono discordanti ma i commercianti auspicano di sedersi ancora intorno a un tavolo per trovare un accordo e migliorare il programma.
Senza voler aggiungere polemica a polemica non possono però non tornare alla memoria le rassicurazioni del sindaco in campagna elettorale, quando sosteneva che avrebbe anticipato le programmazioni delle iniziative, proprio per poterle promuovere con largo anticipo. Passare dalle parole ai fatti appare molto più arduo: il “noi sappiamo come fare” continua, a malincuore per la città, a cadere nel vuoto e l’assessore alla crescita culturale si è scelta una dicitura che le sta sempre più stretta.

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