Si conclude oggi nel sontuoso spazio della chiesa di Sant’Agostino, nella Città Alta, da tempo divenuto un luogo dove avvengono i grandi avvenimenti culturali della città, la mostra antologica del pittore civitanovese Franco Morresi, dal titolo: “La continua ricerca”. Solo perciò un momento di riflessione di una attività che nasce da lontano, come descrive nel suntuoso catalogo il prof. Stefano Papetti, con la sua ben nota raffinata cultura critica, dal momento che Morresi ha ancora tanto da raccontare con la sua pittura che apre profondi spazi di riflessione, con quella sua tecnica profondamente legata all’espressionismo. Una pittura, come si sa, che non indulge sull’aspetto esteriore e un esempio limpidissimo, seppure pieno di angoscia, è quel “Grido” o “Urlo” del norvegese Edward Munch (1863-1944), il pittore come si sa che ha anticipato in Europa l’espressionismo, al quale agli inizi dell’attività pittorica Morresi deve essersi ispirato, ma elaborando una cromaticità personale che gli venne ampiamente riconosciuta nell’olio su tela, “Stretta finale”(cm 200×200) esposto nel 1982 alla quarantesima edizione della Biennale di Venezia, alla quale Morresi, giovane pittore marchigiano, formato alla scuola di Remo Brindisi,venne invitato.
Proprio la grande tela “Stretta finale”, è stata il primo lavoro esposto all’ingresso della rassegna, come una grandiosa anteprima della copiosa attività pittorica di Morresi ed evidenziata in trentatré, fra oli, acrilici e tempere, dagli anni settanta ad oggi, che hanno adornato i pannelli nell’antica e suggestiva chiesa di Sant’Agostino, tutti riportati nel ricco catalogo reso possibile dalla sinergia dell’Associazione Culturale Arte, diretta con passione e competenza dalla pittrice Anna Donati, Teatri di Civitanova e dalle aziende Gas.Marca e Atac della città, per i tipi delle grafiche Fioroni.
Una rassegna pittorica che ha avuto tanti visitatori, una larga partecipazione di pittori, personaggi del mondo della cultura e turisti, come il numeroso gruppo dei camperisti, che dà una testimonianza dell’impegno dell’amministrazione comunale nei riguardi della cultura, dal sindaco alla presidenza del consiglio, all’assessorato alla cultura.
Dice il sindaco, riferendosi a Morresi, nel suo messaggio di saluto del Catalogo: “Una carriera lunga e produttiva, una pittura vitale ed intrisa di civitanovesità”, mentre il vice sindaco e assessore alla cultura, Giulio Silenzi, ritiene che: “Franco Morresi è un artista che ha dato molto a Civitanova Marche e che alla nostra città è legato profondamente”. Da parte nostra il plauso per quanto Morresi sta portando avanti e per averci ricordato fra coloro che hanno scritto di lui. Essere inseriti fra i nomi di Remo Brindisi, Giampiero Cavalli, Franco Brinati, Ricciotti Fucchi, Anna Donati, Stefano Papetti e altri ancora, è ovviamente un segno di gratitudine che professionalmente ci onora.(Vittorio De Seriis).
MOSTRA ANTOLOGICA DI FRANCO MORRESI: UN SUCCESSO
