MOSTRA A MACERATA: “FRA CIELO E TERRA”

Dare valore alla presenza dell’uomo sulla terra sotto il cielo,un’urgenza che Alfredo Celli, Giancarlo Costanzo, Fabrizio Mariani e Anna Iskra Donati hanno percepito in un momento di forti sconvolgimenti economici, politici e sociali, causati sia dalla pandemia e sia dai numerosi conflitti in atto in molte aree del mondo. Da quil’idea di fare gruppo e ripartire con dinamicità da un punto “zero” per iniziare un nuovo ed entusiasmante progetto. I quattro artisti, diversi sia per tecnica sia per forma espressiva caratterizzata da un campionario di stili e di linguaggi artistici eterogenei, condividono un forte messaggio di rottura che l’arte oggi deve saper offrire a una società completamente annichilita.
La mostra “Fra cielo e terra”, che sarà inaugurata martedì 3 maggio, alle ore 18,00, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata (palazzo Santa Chiara), lancia un appello alla vita attiva, a tornare protagonisti, consapevoli che l’arte sia uno strumento sociale fondamentale.
La scelta di un luogo non deputato ad allestire una mostra, amplifica il richiamo dell’arte a far pensare, a riflettere l’uomo a formare una società più intelligente, più consapevole, più aperta alla diversità e alla trasformazione.
Quattro artisti creano questa rete quale simbolico invito alla relazione, al dialogo e al confronto scegliendo quale opera identificativa l’unione di quattro tavole lignee realizzate distintamente dagli stessi pittori e poi assemblate. Se manca anche un solo scomparto, l’immagine del gruppo perderebbe forza e non avrebbe più motivo di esistere.
Al vernissage della mostra, curata dal professor Andrea Viozzi, interverranno con una loro presentazione il professor John Mc Court, il prof. Roberto Mancini e il professor Roberto Cresti.
L’esposizione, è organizzata dall’associazione culturale Arte e Pescara Art Evolution con il patrocinio di Unimc. Ingresso libero
Info:
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– Anna Iskra Donati, pittrice civitanovese, fa dell’astrattismo luminoso–geometrico e della grande capacità comunicativa delle sue opere la sua caratteristica principale.Scegli il nome “Iskra”, che in lingua russa significa “Astro, scintilla”, a sottolineare come l’energia della luce interna alle masse delle sue opere sia prerogativa imprescindibile.L’arte per lei è una “malattia” che la consuma, che la spinge verso la ricerca, la sperimentazione e la solitudine come fonte d’ispirazione. Nelle sue opere si coniugano elementi come l’ordine, la proporzione, l’armonia, fondamentali per affrontare lo spazio, la luce e il dinamismo, invece, indispensabili per esprimere e scandire sentimenti vitali percorsi da vibrazioni che spero musicali.
– Giancarlo Costanzo, pittore pescarese, è un poliedrico intellettuale formatosi negli anni Sessanta dall’esperienza costruttivistica ed espressionistica per poi approdareverso il mondo concettuale. Le sue sono opere spesso attraverso la provocazione e la sregolatezza, spingono lo spirito di chi lo osserva verso lameditazione e la riflessione. Egli ama confrontare il suo linguaggio artistico con oggetti quotidiani, elementi verbo-visivi, frammenti fotografici, collagismi, densità cromatiche, monocromie, sperimentando la sua forza creatrice e plasmatrice attraverso l’uso di varie tecniche e materiali.
– Fabrizio Mariani, pittore piceno, concepisce l’arte come un oggetto immortale,capace di scuotere gli animi di chi ne fruisce e vede nella sperimentazione geometrica e cromatica il suo segno distintivo. Vicino al mondo concettuale e alla figura di Duchamp, Mariani spesso crea le sue opere utilizzando materiali di ripiego, sportellio scarti industriali che diventano veicoli di emozioni utilizzati come contenitori concettuali, cassetti dove sono depositati o riposti oggetti e sensazioni del quotidiano,al fine di ottenere spazi tra il reale e l’illusorio dove si stratificano le memorie che siintravedono in trasparenza.
– Alfredo Celli, pittore tortoretano, dopo un lungo periodo astratto informale materico ha intrapreso un lavoro di ricerca su alcuni materiali. Non più soddisfatto del supporto tradizionale, ha sperimentato supporti lignei come il medium-densityfibreboard (MDF) e la carta riciclata, soprattutto quella per usi alimentari, generando simbiosi fra pittura e scultura, dove i volumi d’aria-luce equelli solidi si compenetrano, originando tensione tra opposti. I suoi dipinti sono spesso alla ricerca di variazioni e mutamenti della società e mostrano come l’esteticità dell’uomo nasconda la fragilità del suo animo.

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