Una casalinga gelosa pedina il marito, operaio cassintegrato, e scopre che invece di andare a cercare lavoro nelle agenzie interinali, come le diceva, spreca i pochi soldi del conto corrente con una giovane prostituta cubana. La donna affronta la ragazza per farsi restituire il denaro dell’ultima ‘prestazione’, ma quella non ne vuole sapere e scoppia una lite per strada, nel centro di Jesi fino a quando non arrivano la polizia e i due figli maggiorenni della coppia. Dai controlli del commissariato emerge poi che la prostituta, 26 anni, è una finta colf: ha ottenuto la sanatoria per l’emersione del lavoro nero grazie a false dichiarazioni di due connazionali che in realtà la sfruttano. Per i due cubani è scattata una denuncia, la ragazza verrà espulsa, e moglie e marito pare abbiano continuato a litigare anche una volta tornati a casa. Il fatto, accaduto il 19 novembre, è stato reso noto solo oggi. Così 0.G di 54 anni, e 0.F di 41, residenti a Jesi, sono stati denunciati per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e per le false dichiarazioni sul lavoro domestico della ragazza. A far aprire le indagini è stato il fiuto ‘investigativo’ di una casalinga di 48 anni moglie di un operaio del posto. Da
circa un mese l’uomo si assentava quasi ogni pomeriggio dicendo che andava a cercare qualcosa da fare nelle agenzie interinali. Insospettita però dai continui prelievi del marito dal conto corrente di famiglia la donna ha seguito il compagno di nascosto fino al portoncino di un appartamento al primo piano tra piazza Federico II e piazza Baccio Pontelli. Ha aspettato pazientemente e quando l’uomo è uscito, l’ha affrontato ottenendo una piena ‘confessione’. Decisa a non mollare la casalinga ha suonato al campanello della cubana, la giovane è scesa ed è scoppiato il finimondo: “ridammi i soldi di mio marito” urlava l’italiana, mentre la prostituta rispondeva picche. Alla fine poliziotti e figli dei due litiganti hanno riportato un po’ di pace, ma relativa.