Alla vigilia del voto dall’Agcom arriva la conferma. Massimo Mobili ha violato quanto previsto dalla legge sulla “Par Condicio”. A niente è valsa la giustificazione addotta dal Segretario Generale Morosi a “scusatio” delle tante inaugurazioni e i incontri dove il sindaco Mobili ha comunicato e presenziato in veste ufficiale pur essendo di fatto un candidato come tutti gli altri. L’atteggiamento ritenuto arrogante oltre che in violazione della legge, era stato oggetto di una serie di esposti firmati dal candidato sindaco del centrosinistra Claudio Tommaso Corvatta e del segretario nonché candidato del Pd Giulio Silenzi. Già nel documento inviato dal Corecom delle Marche all’Agcom si leggeva:
” dai fatti risulta, pertanto, che le iniziative intraprese dall’Amministrazione uscente non rispondono al requisito dell’impersonalità richiesto dalla legge ai fini della deroga al divieto di comunicazione istituzionale, in quanto nella cartellonistica viene riportato il nome del Sindaco, né sembra ricorrere il requisito dell’indispensabilità poiché gli eventi potevano essere organizzati in un periodo precedente, tenuto conto che l’accadimento nevoso, citato nelle controdeduzioni del Segretario Generale, si è concluso nella Regione Marche nel mese di febbraio c.a. Le stesse considerazioni possono altresì valere per quanto riguarda il depliant di invito all’inaugurazione della Scuola dell’Infanzia evento che poteva avere una diversa allocazione temporale.” Ora è arrivata la decisione dell’Agcom in linea con le motivazioni del Corecom. Insomma, “il tutto in regola” (vedi articolo da “Il Resto del Carlino) dichiarato da uno sprezzante Mobili in risposta agli esposti altro non è stato che un tentativo, andato a male, di nascondere sotto il tappeto il non rispetto della legge. Chissà cosa penseranno i cittadini nel leggere che uno che è stato il loro sindaco e che si ricandida per essere riconfermato, si comporta in un modo così scorretto.