“A proposito di trasparenza, la Provincia renda note le manifestazioni che ha veramente sostenuto”. Così il sindaco DI Civitanova Mobili risponde al consigliere provinciale Daniele Salvi che aveva in un comunicato sottolineato l’impegno della Provincia per Popsophia. “Debbo smentire la sua affermazione (di Salvi ndr) secondo cui la Provincia ha sostenuto il festival al pari della Regione. Se si invoca trasparenza, anche Salvi deve dire la verità e cioè che la Provincia ha concesso un contributo di 1.500 euro e la Regione 40.000 e che nessun’altra comunicazione è arrivata dalla nuova amministrazione provinciale eletta, anche se sollecitata dai Teatri di Civitanova. Se questo è il riconoscimento della Provincia…” Poi prosegue Mobili “Come più volte invocato dall’assessore provinciale Palombini, dal consigliere provinciale del Pd Salvi e dal segretario cittadino del Pd Silenzi, chiediamo la stessa trasparenza e di vedere pubblicati sul giornale i contributi elargiti dalla Provincia nel 2011 per le attività culturali, iniziativa per iniziativa e corrispondente somma. Finalmente un’operazione di trasparenza nei riguardi di chi amministra ingenti somme pubbliche e sui criteri di assegnazione” . Immediata la risposta di Palombini “ Mobili chiede trasparenza sui contributi alle manifestazioni effettuate dalla Provincia dimenticandosi che non ha affatto dimostrato la stessa cosa (la trasparenza, appunto) per la manifestazione Popsophia. Ribadisco che è dal 13 agosto che ho chiesto formalmente di ottenere i documenti in merito a Popsophia e, pur dimostrando pazienza nell’aspettare, ad oggi nulla si è visto. Con quale faccia Mobili si appella alla trasparenza nel mentre lui stesso la nega per il suo Comune ?
E anche la mia richiesta di accesso agli atti, oggettivamente legittima e rientrante nel diritto di un Consigliere Comunale, è stata strumentalizzata in quanto è diventata agli occhi del centrodestra (ma anche di alcuni organi di stampa) una feroce critica all’evento Popsophia.
Fare una richiesta di accesso agli atti non significa criticare l’evento. Significa solo che si vuole conoscere i dettagli dei costi, del contenuto dei contratti, dei criteri con cui sono state assunte delle persone per gestire l’evento. Si è chiesta trasparenza !!!! La stessa che chiede Mobili per le manifestazioni finanziate dalla Provincia, senza però dimostrare trasparenza nei finanziamenti a Popsophia, tanto è vero che sto ancora aspettando la documentazione richiesta.
La mia richiesta della copia del contratto del direttore artistico, non significa che il direttore abbia preso milioni di euro (anche perché il suo compenso era noto). Invece lo stesso direttore si è precipitato a giustificare il suo compenso di € 4.000,00. Compenso che reputo oggettivamente basso e che dimostra che lo stesso Direttore artistico abbia lavorato per la gloria, impegnandosi da ottobre fino a metà agosto per circa € 400,00 al mese. Veramente encomiabile ! Ma detto ciò sarà possibile leggere il contratto ? Oppure no perché sarebbe lesa maestà o significherebbe infangare l’evento Popsophia ?
Se è tutto a posto, se i conti tornano, anche con un surplus da utilizzare per il prossimo anno, se i contratti ci sono (ovvio !!) e sono regolari, se gli sponsor hanno mantenuto quanto promesso, se i criteri di assunzione delle persone per la gestione dell’evento sono corretti ….. ma perché si continua a negare la relativa documentazione ? Tra l’altro le affermazioni riportate sulla stampa da parte del Direttore dei teatri, secondo il quale per avere le copie dei contratti o delle fatture ci vorrebbe una Commissione d’indagine, non fanno ben sperare nella “operazione trasparenza”.
Certo è che pur essendo tutto a posto, questa irriducibile forza con cui l’Amministrazione si ostina a non fornire i documenti richiesti (dovuti per legge ai Consiglieri Comunali) è quanto meno …… strana. Sono stanco delle stupidaggini che in molti nel centrodestra mettono in bocca al PD in merito a Popsophia. L’Amministrazione ci dia la documentazione ed il PD dirà la sua ufficialmente con cognizione di causa.”