MIRELLA FRANCO, “CIVITANOVA NON MERITA LA RAPPRESENTAZIONE CHE NE DANNO CERTI CONSIGLIERI DI CENTRODESTRA. MI VERGOGNO”

mirella-francoDa Mirella Franco, capogruppo del Pd di Civitanova riceviamo e pubblichiamo:

CIVITANOVA NON MERITA LA RAPPRESENTAZIONE CHE NE DANNO CERTI CONSIGLIERI. MI VERGOGNO IN PRIMA PERSONA PER LA SCENEGGIATA DEL CENTRO-DESTRA, ED IN PARTICOLARE DI BORRONI E CARASSAI; CHIEDO SCUSA AGLI OSPITI PRESENTI IN CONSIGLIO IERI SERA PER IL PESSIMO SPETTACOLO CHE SI E’ DATO DELL’ASSISE CONSILIARE E PER LA MANCANZA DI RISPETTO NEI LORO CONFRONTI.

L’opposizione di centro-destra è riuscita a mettere in scena uno squallido spettacolo anche nel Consiglio Comunale di ieri sera, nonostante il periodo “natalizio” che ci vorrebbe tutti migliori. Nei primi minuti si è assistito ad uno spettacolo di bassissima lega, che ha consentito alla minoranza di centro-destra, ed in particolare ai sigg. Borroni e Carassai, di dare di sé un ritratto che si caratterizza per pessimo stile comunicativo, infimo utilizzo del linguaggio verbale, nei toni e nei contenuti (che definirlo “da bettola” non renderebbe giustizia a quest’ultima), e assoluta mancanza di rispetto per la cittadinanza intera. Mancanza di rispetto che non si è arrestata neanche in presenza di ospiti “estranei” all’assise: si sa che quando ci sono ospiti buona educazione vuole che “ci si comporti bene”!
Il fatto: il Presidente del Consiglio aveva comunicato ai consiglieri presenti alle ore 21 e 10 che la seduta del Consiglio stesso sarebbe stata preceduta da una breve presentazione del libro “…In men di un anno…”, che ripercorre sinteticamente la storia di Palazzo Sforza, corredata da straordinarie immagini fotografiche d’epoca: si trattava di concedere agli ospiti pochi minuti per descrivere l’opera, della quale tra l’altro gli autori hanno fatto omaggio a tutti i consiglieri e alla giunta. Erano presenti pertanto in sala consiliare, Isabella Cervellini (autrice dell’opera) e Alvise Manni (curatore della stessa), in rappresentanza dei Lions Club Host di Civitanova Marche, dei Lions Club Cluana Civitanova Marche, dell’Archeoclub d’Italia Civitanova Marche e del Centro Studi Civitanovesi, che ne sono stati i lodevoli promotori.
Ne sono seguiti 15 minuti di assoluta bagarre, a livello della peggiore sceneggiata. I consiglieri di centro-destra si sono portati al di fuori dell’emiciclo, alla guida di Borroni che aizzava urlando a gran voce di fare l’appello dei consiglieri presenti, rafforzato dal Carassai che seduto al suo posto di consigliere inviava improperi di ogni genere alla persona del Presidente del Consiglio e a tutti i consiglieri di maggioranza. Inutile descrivere la situazione di enorme imbarazzo che abbiamo vissuto tutti, ma soprattutto gli ospiti, che hanno candidamente espresso di non aver mai assistito ad un consiglio comunale. Il tutto peraltro inutile e gratuito, dal momento che l’eventuale mancanza del numero legale nella maggioranza (causata dalla surroga di due consiglieri e dal ritardo di altri due) non avrebbe comunque prodotto alcun effetto significativo, essendo l’appello ripetibile fino alle ore 22. A CHE PRO DUNQUE TALE VIOLENZA VERBALE e, mi si consenta, tale squallore?
VERGOGNA! Vergogna è l’unica parola che mi viene in mente, l’unico modo per definire il sentimento che io ho provato e che provo ancora, certa di aver lasciato agli ospiti un ricordo purtroppo indelebile di tutti noi. Vergognatevi, Borroni e Carassai, e tutti gli altri che vi hanno sostenuti! Pur di far prevalere il vostro livore nei confronti dell’attuale maggioranza, la vostra rabbia, e pur di dare dimostrazione della vostra “potenza oppositiva” con strategie di pessimo livello, non vi siete fatti alcuno scrupolo nel passare come un carrarmato sui sentimenti e sulla dignità delle persone ospiti, che –ricordiamolo- ci stavano semplicemente presentando il frutto del loro lavoro, inerente proprio la valorizzazione di quel Palazzo (Palazzo Sforza) che noi indegnamente ieri abbiamo calpestato. L’ho detto ieri sera e lo ripeto oggi: CIVITANOVA NON È QUELLO CHE ALCUNI CONSIGLIERI RAPPRESENTANO.
Al Presidente del Consiglio pongo un quesito: “Se un consigliere esce dall’emiciclo, automaticamente diventa parte del pubblico, giusto? Offendere e urlare gli è consentito? O andrebbe piuttosto allontanato in malo modo dall’aula consiliare, con lo stesso trattamento che sarebbe riservato a tutti i normali cittadini?”

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