MIRAMARE STRAPIENO PER IL “POPCORTO” E SILENZI ANNUNCIA “LA PROSSIMA LOCATION SARA’ IL CECCHETTI”

pop-cortoSi annuncia un cambio di location a fine serata, dall’Hotel Miramare al Teatro Cecchetti. A farlo l’assessore alla cultura Giulio Silenzi. Parte un applauso di condivisione e di sollievo. Il salone era straripante giovedì 12 luglio. Ogni ordine di posto, più o meno ufficiale, dalle sedie al pavimento, o in piedi appoggiati alle pareti, era occupato dal numeroso pubblico accorso per assistere e partecipare attivamente come giuria demoscopica alla prima serata di Popcorto, concorso per cortometraggi indipendenti ispirati al tema della pop filosofia, organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Macerata, l’Istituto professionale V. Bonifazi, l’Associazione culturale “Fango & Assami production” di Civitanova Marche e “Corto Dorico”, Festival del Cortometraggio.
12 i corti finalisti, scelti tra circa 60 opere giunte da tutta Europa, dalla giuria tecnica composta da Giorgio Cingolani, Diego De Carolis, Paolo Doppieri, Claudio Gaetani. I primi 4 corti visionati, da un pubblico che si è dimostrato attento e divertito, anche nella gestione delle schede di votazione, hanno evidenziato un livello artistico medio alto e confermato il corto come forma espressiva ideale per sperimentare nuovi linguaggi e azzardi tematici. Quel tempo che può variare dai pochi minuti a un massimo di 20/25 sono oggi la palestra dove i giovani cineasti si mettono alla prova prima di spiccare il volo verso il più complesso e articolato lungometraggio. E’ “Gianni Schicchi” di Francesco Visco, Bologna (Italia) ad aprire la rassegna. Il titolo lo stesso dell’opera pucciniana, da il la, potremmo dire per intonarci, al taglio cantato del corto. Con impostazione lirica si consuma un “dramma” della gelosia ambientato al mare tra panzarotti e insalatine di mare. Seconda proiezione dalla Spagna, “Dulce” di Ivan Ruiz Flores, Madrid. L’amore, la vita e infine la morte, visti dalla duplice prospettiva di una coppia di anziani e una coppia di bambini. Gioco, tenerezza ed emozione. A “Dulce” va la nostra “PopPalma”. Si prosegue con “Chiodo fisso” di Lorenzo Raponi, Tolentino (Italia). Una commedia surreale tra sogni e incubi, tra realtà e finzione. Forse in questo caso i pochi mezzi e la scarsa qualità dell’interpretazione non aiutano a rendere al meglio il soggetto che rimane interessante solo sulla carta. Si chiude con “Solo di passaggio” di Alessandro Zonin, Piacenza (Italia). Il dramma di una madre che scopre la morte del figlio arruolato nell’esercito. Ci è parso incompleto, ma l’interpretazione della magnifica Maria Paiato, da sola fa di questo corto un prodotto assolutamente da non perdere e dimostra ancora una volta che un grande attore può rendere grande un piccolo ruolo.

Appuntamento a giovedì prossimo 19 luglio ore 21.30 con altri quattro corti, tra i quali vogliamo segnalare per campanilismo puro Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati, di Alessandro Moglie di Civitanova Marche (Italia). Tutti al Cecchetti a tifare Alessandro!

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