MICUCCI (PD), CARO FAVIA CHI DI SONDAGGI FERISCE DI SONDAGGI PERISCE

vignettaDa Francesco Micucci, capogruppo Pd, riceviamo e pubblichiano:

Lo avevamo detto a Favia e non solo che i sondaggi lasciano il tempo che trovano soprattutto quando vengono commissionati con scopi precisi. Ora a darci ragione i risultati dell’indagine di Ipr MarKeting per il Sole 24 ore che ha consacrato con il 56% dei consensi Fiorello Grammilano, sindaco di Ancona, il sindaco più apprezzato delle Marche ed il 29esimo fra i 104 sindaci di capoluogo. Un risultato che è in clamoroso contrasto con il sondaggio commissionato dall’Idv alla Tecnè di Carlo Buttaroni e presentato da Favia lo scorso 13 dicembre nel corso di una conferenza stampa nel quale -come precisò lo stesso Favia- “i cittadini di Ancona hanno confermato l’insoddisfazione per il Sindaco e per quest’amministrazione disastrosa che vengono bocciati dal 64% degli anconetani”. In sostanza con il solo 36% di gradimento a Gramillano e la sua giunta non restava altro che fare le valigie tanto che Favia disse “io e l’Idv siamo la stessa cosa e la nostra opzione è semplice e unica: il voto il più presto possibile”. Guarda caso, nello stesso sondaggio però “emerge un giudizio positivo sull’on. Favia sia dal centrosinistra sia dal centrodestra”. Non vogliamo fare il processo alle intenzioni, ma non è mistero che Favia non appoggi (tanto per usare un eufemismo) Gramillano e il suo lavoro di logorio nei confronti del primo cittadino. Speculare ad Ancona è la situazione a Civitanova dove troviamo la stessa tecnica. Anche qui, guarda caso, c’è un sondaggio che vede in difficoltà Silenzi -persona a Favia non gradita- rispetto a Mobili in un’ipotetica corsa a Sindaco. Da subito, considerando anche i numeri sparati, non ci abbiamo assolutamente creduto e vista la parallela situazione anconetana, oggi ne siamo ancora più convinti, anche perché noi a Civitanova ci viviamo e respiriamo l’aria che tira e la voglia di cambiamento. Dei sondaggi bisogna sempre diffidare, quando poi sono su commissione e per uno scopo preciso come quello di Favia, allora la diffidenza deve essere totale.

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