Da Francesco Micucci, capogruppo Pd, riceviamo e pubblichiamo:
“Da mesi non si delibera neanche per argomenti di ordinaria amministrazione, ma si porta in aula la proposta di una variante urbanistica che segnerà per i prossimi decenni i destini della città. “Giovedì grasso” incontro con i commercianti; “martedì grasso” consiglio comunale per l’approvazione della “Variante Ceccotti”. Mai date furono più azzeccate per rendere l’idea della “carnevalata” (se non ci fosse da piangere…) che si sta apprestando ad approvare quel che rimane del centro-destra civitanovese!
Non esiste che una amministrazione comunale agli sgoccioli, per giunta con una maggioranza in via di estinzione, che da mesi non delibera neanche per argomenti di ordinaria amministrazione, che l’ultima volta che si è presentata in aula con una variante urbanistica (DGM) è stata sconfitta in consiglio comunale, che in queste condizioni porti in aula la proposta di una variante urbanistica che segnerà per i prossimi decenni i destini della città!
Ci si aspetterebbe almeno da una giunta che ad oggi non rappresenta più la maggioranza della città (viste le ultime elezioni e la risicata maggioranza in aula) che almeno avesse l’accortezza di confrontarsi con la città, in tutte le sue rappresentazioni: invece si porta in aula una variante che nessuno ha visto! Per salvarsi la coscienza è stata convocata una riunione 4 giorni (!!!) prima del consiglio con una rappresentanza di commercianti ed il presidente del comitato di quartiere S.Marone, che dubito siano riusciti in così poche ore a disposizione ad informare le rispettive categorie. E il resto della città? Sono forse figli di un dio minore? La minoranza, NON INVITATA, ha partecipato comunque a questa riunione, ma sono mancati comunque i tempi per dare la giusta informazione alla città e per apportare le modifiche necessarie. Una variante assolutamente non tarata sui tempi di crisi che corrono: quasi 100.000 nuovi metri cubi di cemento sulla città! Chi mai li costruirà con la crisi che sta attraversando l’edilizia? Sono proprio necessari in una città che è già tra i primi nelle classifiche di occupazione del territorio? Quali sviluppi si danno alla nuova mobilità del terzo millennio? Nessuna nuova arteria viaria (se non piccole vie di collegamento interno), appena 5 posti per i pullman (e lo chiamano Terminal!!!), nulla previsto per ferrovia e metropolitana di superficie. Solo il numero di posti auto è di ampie dimensioni, ma restano forti dubbi su chi li costruirà e su come essi si connetteranno al resto della città, visto già il caos viario che regna a Civitanova.
Perché allora, visti già i 17 anni di immobilismo del centro-destra, non si aspetta qualche altro mese con una nuova amministrazione che abbia la forza di presentare un nuovo progetto, confrontandosi prima con i cittadini, in termini non solo di parcheggi, ma anche di volumetrie e di soluzioni a servizio dell’intera città? Da dove deriva tutta questa fretta? Forse qualcuno spinge perché ha paura di un candidato sindaco che già da Presidente della provincia di Macerata ha bloccato la cementificazione dell’area, vincendo tra l’altro tutti i ricorsi presentati dalla proprietà di fronte al TAR ed al Consiglio di Stato?
Speriamo che i consiglieri comunali si sottraggano a questa forzatura voluta dalla giunta e che non si sottopongano a questo ricatto! È possibile pensare addirittura di approvare questa variante in seconda convocazione, senza neanche la maggioranza del consiglio in aula?”