Dopo la replica del Sindaco Mobili che aveva imputato a Francesco Micucci, capogruppo Pd, la volontà di svilire l’importanza dell’incontro che lo stesso primo cittadino aveva avuto con il Prefetto per affrontare le problematiche relative alla sicurezza, è ancora Micucci ad intervenire. “Sembra chiaro dagli interventi di Mobili e dei suoi assessori di questi ultimi giorni che la tecnica adottata è quella di non rispondere nel merito alle problematiche sollevate, ma di buttarla a gazzarra. Ecco allora le risposte stizzite di Ciarapica, Carassai e, ultima, quella del Sindaco sulla vicenda sicurezza. Piuttosto che offendersi delle mie parole (peraltro ben poco offensive), il Sindaco avrebbe potuto esporre quali risultati concreti si sono avuti dopo le sue sortite degli ultimi mesi a Macerata. Quali iniziative sono state prese? Poi il capogruppo prosegue “I fatti parlano, non Micucci e ci dicono che gli episodi di criminalità e soprattutto della “qualità” della stessa si sono elevati nell’ultimo periodo. Fiumi di droga girano in città; episodi di micro e macro criminalità si susseguono; furti; intimidazioni; regolamenti di conti. Ovvio che la responsabilità di questi episodi non grava sul Sindaco di Civitanova: la qualità della risposta a questi eventi sì, però. Francamente per quello che compete l’amministrazione pubblica locale la risposta è stata assente. La convocazione del consiglio comunale aperto ha quindi questo di obiettivo: sensibilizzare ancor di più la cittadinanza sulla gravità del problema e quindi spingere su chi di dovere perché si faccia carico della soluzione dei problemi, dell’aumento del personale e di una più funzionale organizzazione delle forze dell’ordine. Ulteriore obiettivo è poi l’ascolto di chi quotidianamente combatte sulla strada questi problemi: soluzioni interessanti potrebbero di certo venire da un dialogo serrato con le rappresentanze degli operatori di sicurezza. Non serve da vetrina per il PD: il PD si organizza in proprio, ascoltando le rappresentanze sindacali, organizzando iniziative e proponendo soluzioni. Il consiglio comunale in seduta aperta è un segnale forte che l’amministrazione è attenta ai problemi della città e coinvolge la cittadinanza nelle possibili soluzioni. Peraltro la non convocazione del consiglio è un vero e proprio abuso di cui si stanno rendendo responsabili Sindaco e Presidente del Consiglio, in quanto essa è un obbligo di regolamento e non è nelle loro facoltà non convocarlo. Tanto che il sindaco il 15 novembre, fa rispondere al suo vice Morresi (ad una sollecitazione del Prefetto a convocarlo) che lo stesso sarà convocato al più presto. Speriamo che il Sindaco stavolta -conclude Micucci- colga l’occasione per affrontare il problema in maniera seria con la città”.