MELANIA, GLI INQUIRENTI AL LAVORO ANCHE SU MAPPE SATELLITARI

Sono al lavoro anche su mappe satellitari gli inquirenti che conducono l’inchiesta sul brutale omicidio di Melania Rea. Era un aspetto entrato nelle indagini in una primissima fase, quando si era sparsa la voce che l’area della scomparsa della giovane donna e del ritrovamento del cadavere fosse monitorata da un satellite militare, dato che a circa un chilometro e mezzo di distanza c’é un’area di tiro usata dall’esercito. Dati non particolarmente utili all’inchiesta, si era detto all’epoca, o comunque non utilizzabili. Le mappe usate dagli investigatori potrebbero servire a ricostruire i movimenti di mezzi nell’area oppure ad avere un quadro chiaro delle strade e dei percorsi alternativi (compresi i sentieri in mezzo al bosco) della zona tra Colle San Marco -dove Melania sarebbe scomparsa secondo la denuncia fatta dal marito Salvatore Parolisi – e il Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo), dove fu trovata cadavere.

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