L’Università degli studi di Macerata, attraverso una lettera firmata dal rettore prof. Luigi Lacchè, ha comunicato la sua decisione di trasferire dal prossimo anno accademico i corsi di mediazione linguistica di Civitanova Marche presso la sede centrale. Viene quindi confermato l’orientamento espresso nei mesi scorsi, a seguito del quale l’amministrazione comunale aveva preso impegni per l’allestimento della sede universitaria in altra struttura. Tra le ipotesi sottoposte all’ateneo dal comune, l’unica presa in considerazione è stata quella relativa ad una nuova collocazione all’area Cecchetti. Una prima soluzione, esposta durante un colloquio avuto il mese scorso, riguardava i locali già esistenti. Una seconda proposta, formalizzata il 2 dicembre, prevedeva l’impegno da parte del comune alla realizzazione di un edificio ex novo, sempre in zona ex Cecchetti.
“Il rettore – sottolinea il sindaco Tommaso Claudio Corvatta – nella sua missiva ci informa di non ritenere soddisfacenti le proposte presentate da questa amministrazione. I locali già esistenti avrebbero a suo avviso problemi sulla reale disponibilità del bene da parte del comune; si ravvisa inoltre che la promiscuità con la destinazione di parte di essi a civile abitazione creerebbe problemi di convivenza. Quanto all’ultima soluzione prospettata, con la costruzione ex novo di una struttura, l’Università ritiene che non vi sia alcuna assicurazione circa il rispetto dei tempi. E’ una presa di posizione che ovviamente non condividiamo. Abbiamo assistito due mesi fa all’annuncio dell’addio del corso di mediazione linguistica da Civitanova motivato da un ritardo di appena un paio di settimane nella consegna di lavori per circa 10.000 euro. Abbiamo proposto varie soluzioni e preso impegni concreti per l’individuazione di una nuova sede per il prossimo anno accademico. Lo scorso 5 dicembre abbiamo ricevuto dall’Università una corposa documentazione nella quale si indicavano i requisiti strutturali minimi necessari per ospitare i corsi. A distanza di qualche giorno, ci viene comunicato il rifiuto di tutte le nostre proposte. Non capisco che senso avesse inviarci quel materiale per poi, appena 5 giorni dopo, informarci della loro decisione definitiva. E’ più che fondato il dubbio che quella di lasciare Civitanova fosse una decisione già ampiamente assunta”.