MAXI INCHIESTA SUI NIGHT: GLI INDAGATI RESPINGONO OGNI ADDEBITO. I NOMI DEI CIVITANOVESI COINVOLTI

comma_6a_night_clubNon ci stanno e contestano ogni addebito gli indagati coinvolti a vario titolo nell’inchiesta che ha interessato i night della provincia di Macerata, Fermo, Ascoli e Ancona. In tutto sono 64 e le accuse sono di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’inchiesta è stata portata avanti dalla Guardia di Finanza e a Civitanova ha interessato il locale “Bollicine”. Sei le persone coinvolte di Civitanova o che hanno avuto a che fare con il locale civitanovese: Massimo Rossi, responsabile amministrativo dei night e prestanome di Monti (ritenuto promotore e organizzatore dell’associazione a delinquere) nell’amministrazione del Gruppo Prime srl e della Blue srl; Luca Roganti che è residente a Mogliano ma gestisce “Bollicine” a Civitanova, locale dove lavorava come driver (si occupava di accompagnare con un pulmino le ragazze al lavoro) Fabio Moreschini di Porto Sant’Elpidio; Antonio Monicelli, residente a Civitanova e gestore del “Millennium” a Massa Fermana; Giorgio Collina anche lui di Civitanova che faceva da prestanome a Mancini ( ritenuto organizzatore e promotore dell’associazione) e infine il civitanovese Fabio Gagliardi impiegato all’Eden. Gli indagati che hanno ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini avranno ora la possibilità di chiedere di essere sentiti per dare la propria versione dei fatti

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