MARE UN PO’ MOSSO PER LA PROCESSIONE DI SAN MARONE

Alle ore 18,28 in punto, il motopeschereccio il Predatore, dell’armatore Andrea Gaetani, è salpato dal molo interno del porto con a bordo le sacre reliquie di San Marone e una corona, per rendere omaggio ai tutti i caduti del mare. Il natante, che per la terza volta è il punto di riferimento della processione in mare, è stato scortate da una unità della capitaneria di porto, da un rimorchiatore e da altri motopescherecci: a bordo di tutti tante persone. Sono saliti a bordo del Predatore il vicario del vescovo, don Giordano Trapassi, i parroci don Waldemar, don Piero, don Alberto, altri sacerdoti e autorità cittadine. Mare un po’ mosso per via di un vento teso di “grecale”.
Le reliquie di San Marone sono state portate al porto con una processione che si è formata dinanzi alla chiesa di Cristo Re dove è stata officiata la Messa.
Consueto lo sparo di mortaretti quando le imbarcazioni si sono mosse dal molo e una moltitudine di persone dinanzi alla zona di imbarco e lungo i moli del porto. Festoso anche il ritorno in porto, avvenuto alle 19,30 e tante preghiere nella processione che ha poi raggiunto il Santuario di San Marone.
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