MACERATA: LA GIORNATA INNWORK

Si è svolta oggi 7 febbraio, presso il Cinema Excelsior a Macerata, la giornata Innwork, che il Centro di Solidarietà Marche Sud organizza anche quest’anno con la Compagnia delle Opere Marche Sud ed il progetto “Goals” (Giovani – Orientamento – Accompagnamento – Lab. – Scuola) che ha quale capofila Il Faro Società Cooperativa Sociale di Macerata, con l’obiettivo di parlare in modo innovativo di orientamento e accesso al mondo del lavoro insieme agli studenti delle quarte e quinte classi del Liceo Classico Linguistico “Leopardi” di Macerata.
Emanuele Frontoni, Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud, Professore Associato dell’Università Politecnica delle Marche, Professore di Informatica e Computer Vision, ha affermato: “Innwork è sempre stata occasione di incontri e testimonianze ed oggi ho parlato di Intelligenza Artificiale a ragazzi del Liceo Classico, perché non c’è più differenza tra la cultura scientifica e quella classica, l’interdisciplinarietà è preziosa. Per questo, ritengo sia stato molto importante raccontare le storie dei ragazzi che sono cresciuti nei nostri laboratori di ricerca”.
L’evento ha avuto quale prologo la performance del doppiatore Luca Violini, una delle più importanti e note voci nel panorama del doppiaggio cinematografico, documentaristico, pubblicitario, televisivo e radiofonico nazionale, che ha letto un brano tratta da “Il Piccolo Principe”.
Il direttore della Compagnia delle Opere Marche Sud, Massimiliano Di Paolo, in apertura ha chiarito gli obiettivi della giornata: “per i ragazzi, dev’essere una giornata di condivisione con coloro i quali hanno fatto un percorso lavorativo differente dagli stereotipi che solitamente conosciamo”.
Dopo i saluti della dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli, è seguita la prima sessione della giornata, con l’intervento di Gabriele Codoni, docente di Filosofia e dottore di ricerca presso l’Università di Urbino: “il punto nella vita non è sistemarsi, è farsi domande. E la vera portata della domanda è: che tipo di persona voglio essere. Lavorare significa trovare coscienza della propria utilità”.
Davide Colletta, autore del libro “Sogni di Cartapesta – 17 anni per tutta la vita” ha concluso così il suo intervento: “non fatevi dire da nessuno che non siete capaci di fare qualcosa, seguite il fuoco che avete dentro, perché la scuola non dev’essere una competizione”.
Nella seconda sessione, le riflessioni di Fabio Fraticelli, Direttore Generale Techsoup Italia, Economista, vicepresidente della Compagnia delle Opere Marche Sud e Docente in “Organizzazione delle Aziende Pubbliche e No Profit” dell’Università Politecnica delle Marche, rivolte agli studenti: “all’Università molti processi non mi piacevano, erano chiaramente disorganizzati. Ho scoperto, per caso, che problemi di quel tipo venivano risolti da una disciplina, Organizzazione Aziendale. Oggi, da direttore generale, cerco di far rendere al meglio le persone nell’ambito di un’organizzazione: aiuto la mia azienda ad offrire servizi di trasformazione digitale a realtà non profit. Sono certo che per ognuno di voi ci sarà l’incontro con qualcuno che vi farà vibrare il cuore e, quando sarà chiara qual è l’inclinazione giusta, impegnatevi. Ricordate però che la sfida più grande è quella di essere persone, prima che lavoratori”.
Luca Levantesi, Owner della Elicos, Programmatore informatico, esperto nei linguaggi di programmazione, ha ricordato che: “dalla passione per la storia è nata l’attenzione per la realtà e in parallelo agli studi universitari, allora, ho iniziato a fare l’informatico in un momento di evoluzione del web, per poi concentrarmi sulla user experience, segmento in cui l’approccio umanistico è stato davvero d’aiuto. È importante fare tesoro di tutte le esperienze, anche per capire che non fanno al caso nostro”.
Simone Calzolaio, Avvocato, Ricercatore Universitario, docente di diritto pubblico di internet data protection practioner, ha sottolineato l’importanza di una maturazione personale della decisione: “la questione non è la scelta universitaria, non è la risposta giusta: questa risposta non la conosciamo, perché è soggettiva. È invece importante incontrare quel qualcosa che faccia emergere la domanda, senza la quale si può anche trovare la “risposta giusta”, ma senza accorgersene”.
Riccardo Rosati e Chiara Calamanti, dottorandi di ricerca dell’Università Politecnica delle Marche, hanno infine raccontato la loro esperienza nei settori dell’Industria 4.0, del Trading e della salute.
Il dibattito si è sviluppato con gli studenti in platea ed anche attraverso domande inviate su Whatsapp e Instagram.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *