Al cimitero di Civitanova Alta, questo pomeriggio, l’addio a Paolo Paolucci, fotoreporter civitanovese morto a 52 anni dopo una dura battaglia con la malattia che lo aveva colpito qualche tempo fa. Una piccola folla di amici ha aspettato davanti al camposanto il carro funebre che proveniva da Prato dove in mattinata sono stati celebrati i funerali, nella città in cui si era trasferito anni fa per lavoro, era un tecnico della Snam, e dove viveva con la moglie e la figlia. Era originario di Fontespina un quartiere che oggi lo piange come fosse un figlio. Era appassionato del mare e della fotografia, una professione che lo vedeva spesso protagonista al Franchi di Firenze, impegnato a catturare scatti delle partite e dei campioni della serie A di calcio per conto di agenzie giornalistiche nazionali. Sul suo feretro, prima della sepoltura, sono state appoggiate una maglia del Club Vela, uno dei luoghi a lui più cari, e le sciarpe della Civitanovese Calcio e dell’Inter. Poi il saluto commosso dei due fratelli, del padre, della moglie e della figlia ventenne e delle tante persone che si sono strette al dolore dei familiari e che si sono ritrovate al cimitero per salutarlo un’ultima volta. Da quel cimitero si vede il mare di Civitanova, che Paolo ha tanto amato. Era uno dei soggetti preferiti dei suoi scatti fotografici e con cui il Club Vela ha realizzato il suo ultimo calendario sociale. Lascia un ricordo bellissimo in tutti quelli che lo hanno conosciuto, di un uomo generoso a cui nemmeno la malattia era riuscita a togliere il sorriso.
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