LUDOPATIA, DALLA REGIONE MARCHE UNA LEGGE CHE FAVORISCE IL GIOCO D’AZZARDO. RIUSCITO INCONTRO ORGANIZZATO DAL PD

Sala gremita per l’assemblea che si è svolta ieri sera, giovedi, presso la sala riunioni di Cinciallegra dove il Pd ha organizzato l’appuntamento per discutere di ludopatia anche in rapporto alla nuova legge regionale voluta dal centro destra e dalla giunta Acquaroli che di fatto rimuove e riduce i vincoli permetteranno l’apertura di nuove sale slot e l’ampliamento degli spazi dedicati al gioco.
Nel 2017 era stata approvata da tutti i partiti una legge regionale di contrasto alla ludopatia che la destra ora ha voluto in consiglio regionale modificare allargando le maglie facendo così esclusivamente gli interessi dei gestori delle sale slot. Infatti sono stati stralciati i tabaccai che non dovranno più sottostare ai criteri della legge regionale creando una disuguaglianza rispetto alle altre imprese e che ha tratti di incostituzionalità. Inoltre gli orari di chiusura sono stati ridotti notevolmente ed è stata prevista una classificazione di attività non prevalente, nel senso che se l’attività prevalente non è quella del gioco, con la nuova legge si potrà ampliare la superficie destinata al gioco fino al 50% dell’attività prevalente. E questo ad esempio fa ben comprendere come un bar o ristorante possano così aumentare sensibilmente gli spazi destinati “ alle macchinette”. E in più la legge prevede che è sufficiente un divisorio mobile per separare le due superfici o meglio le due attività. Inoltre è stata ridotta la distanza dai luoghi sensibili da 500 metri a 300 per autorizzare nuove attività e guarda caso di tale riduzione potrebbe beneficiare la mega sala slot di via Silvio Pellico la cui apertura era stata avallata dal Comune di Civitanova con una delibera ad hoc ma bocciata da due sentenze del Tar e dal Consiglio di Stato proprio per la mancanza della distanza necessaria dai luoghi sensibili. Di tutto questo hanno parlato i relatori Francesco Micucci, Giulio Silenzi, Romano Carancini. Inoltre si è parlato dei drammi causati dalla ludopatia ed è stato molto interessante l’intervento di Luciano Squillaci, presidente nazionale della Federazione delle Comunità terapeutiche che ha ricordato ancora una volta la drammaticità delle storie di chi viene fagocitato da questa patologia spesso difficile da riconoscere. Ed ha ricordato i grandi numeri che si nascondono dietro a questo fenomeno: 138 miliardi di euro all’anno vengono spesi in tutta Italia per il gioco d’azzardo. Più di quello che lo Stato spende per la sanità: 130 miliardi. Un movimento enorme di denaro. Sono stati anche ricordati i dati di Civitanova, comune delle Marche dove si gioca di più e che è all’88 posto riaspetto a tutti i comuni italiani. Una costo pro capite a Civitanova di 4.100 euro. Dati impressionanti rispetto ai quali ampliare le possibilità di gioco è inaccettabile. E’ seguito un dibattito a cui hanno partecipato rappresentati di associazioni locali e cittadini. In apertura ha portato i saluti ed ha inquadrato l’iniziativa nell’ambito degli appuntamenti della festa provinciale dell’unità la segretaria del Pd Lidia Iezzi. Il dibattito è stato coordinato da Andrea Gentili sindaco di Monte San Giusto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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