LO PSICOLOGO RISPONDE: LE EMOZIONI SPECCHIO DELL’ESSERE

emozioniDi Vincenzo Luciani

Uno degli effetti, non esaltanti, della nostra cultura è costituto dalla rimozione delle emozioni. In una società che esalta l’immagine ognuno di noi è spinto ad ‘apparire’, ad offrire la migliore immagine di se stesso, guardandosi bene dal mostrare il proprio essere, che proprio nelle emozioni trova una sua naturale espressione. L’imperativo è “Nascondete il vostro essere!”. Mai svelare agli altri quelle che, a torto, sono considerate debolezze. Su questo tema mi piace segnalare il libro L’arcipelago delle emozioni, scritto dallo psichiatra Eugenio Borgna. Si tratta di una pubblicazione che in modo rigoroso ma chiaro esplora, a trecentosessanta gradi, quest’universo nascosto.Partendo dalla clinica ma anche attingendo con sapienza al campo della letteratura, ed in particolare ad alcune grandi esperienze poetiche, Borgna si rivela essere un raffinato scrutatore degli abissi emozionali. Ci prende per mano e con tatto ci mostra come l’uomo possa essere attraversato da emozioni violente e crudeli, autentiche o sfigurate dal tempo, emozioni che aprono alla speranza e all’incontro con l’altro o che, al contrario, fanno svanire ogni orizzonte di dialogo. E’ un invito a riflettere seriamente sul fatto che non tutto può essere colto attraverso l’intelligenza o i meccanismi neurofisiologici e neurochimici posti alla radice delle funzioni cerebrali. Borgna ci ricorda, infatti, che senza ascoltare i sentimenti, gli affetti, è impossibile conoscere se stessi ma anche incontrare gli altri (‘gli altri-da-noi’). In effetti non si può non condividere l’assunto che nonostante la fragilità e la vulnerabilità del sentire emozionale, senza quest’ultimo la nostra interiorità è destinata alla ‘desertificazione’ ed i rapporti interpersonali ad essere, inevitabilmente, contrassegnati dall’aridità. Leggendo il libro, tra l’altro, si rimane favorevolmente colpiti nel costatare che l’autore abbia dedicato un capitolo al tema della morte. Borgna ci mostra con lucidità che: “Il senso cifrato della morte, l’interrogazione radicale che essa ogni volta ripropone sul senso della vita e sulle sue ambivalenze …, sembra estraneo alla coscienza contemporanea …”. Non senza rammentarci, tuttavia, che nonostante gli sforzi disperati per mimetizzarla, l’angoscia della morte permane nel profondo dell’esistenza di ognuno di noi. La vita, infatti, non può fare a meno di includere la morte. Anche se quest’ultima è “un’ora che non ha più sorelle” è un’ora che ognuno sarà costretto a spendere.

CURRICULUM
Vincenzo Luciani è laureato in Psicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’ Università degli Studi di Roma. Iscritto presso l’Albo degli Psicologi della Regione Marche, presso l’elenco degli Psicoterapeuti della Regione Marche. E’ membro della Scuola Europea di Psicoanalisi e dell’ Associazione Mondiale di Psicoanalisi. E’ autore di numerose pubblicazioni. Attualmente è Direttore Consultorio Familiare Zona 13

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