LO PSICOLOGO RISPONDE: L’ UTILITA’ DI RACCONTAR FIABE

fiabePotrà sembrare strano ma si sta dibattendo persino sull’utilità del raccontar fiabe. Una corrente di pensiero sostiene che le fiabe non possono essere di alcuna utilità perché narrano luoghi e personaggi che non trovano più un riscontro nell’attualità e, pertanto, non aiutano i bambini ad orientarsi attraverso i meandri del nostro tempo. A questa tesi si potrebbe facilmente obiettare che accanto alle fiabe classiche, tradizionali, ci sono le ‘fiabe moderne’ che nulla hanno da invidiare alle prime. Per rimanere nel panorama italiano basti pensare a quelle create da Calvino, Argilli, Rodari e da tanti altri scrittori che si sono cimentati nella letteratura per l’infanzia. Tuttavia non mi pare questo il punto in discussione. Infatti, chiunque si sia venuto a trovare nella piacevole condizione di narrare fiabe, antiche e moderne, sa bene quanta meraviglia, quanto trasporto, riescono a suscitare nei bambini. Né mi sembra pertinente la polemica volta a porre l’accento sul diverso valore pedagogico della favola o della fiaba: l’una con una vocazione moralistica e votata a favorire il conformismo, l’altra tesa a privilegiare l’affermazione individuale e la divergenza di pensiero. Dovremmo invece, con più pertinenza, interrogarci sul perché i racconti per l’infanzia suscitino tanto piacere nei bambini. Mi limito a rilevare il fattore che a mio avviso costituisce la quintessenza di questi racconti, al di là dell’influenza che possono avere sulla fantasia e sul patrimonio lessicale dei minori. Le fiabe sono uno strumento straordinario soprattutto in quanto consentono al bambino di vedere rappresentati in modo pacificante tutto il ventaglio di passioni che confusamente si agitano in lui. Le fiabe gli permettono di collocare su personaggi palesemente caratterizzati, i ‘buoni’ ed i ‘cattivi’, gli ambivalenti moti dell’animo che prova per le persone a lui significative, i genitori in primo luogo. La grandezza della fiaba consiste nel disangosciare il bambino permettendogli di trovare una momentanea “soluzione infantile” alla difficile convivenza interiore di sentimenti contrastanti: amore ed odio, tenerezza ed aggressività, coraggio e paura, ecc… Una volta cresciuti potranno attingere poi a ben altre potenzialità psicologiche ed escogitare soluzioni più consapevoli ed adeguate per dirimere le proprie contraddizioni.

CURRICULUM
Vincenzo Luciani è laureato in Psicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’ Università degli Studi di Roma. Iscritto presso l’Albo degli Psicologi della Regione Marche, presso l’elenco degli Psicoterapeuti della Regione Marche. E’ membro della Scuola Europea di Psicoanalisi e dell’ Associazione Mondiale di Psicoanalisi. E’ autore di numerose pubblicazioni. Attualmente è Direttore Consultorio Familiare Zona 13

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