“Un confronto aperto” così l’assessore Giulio Silenzi, ha definito la conferenza sul turismo organizzata all’hotel Cosmopolitan di Civitanova che ha visto un’ottima partecipazione di operatori del settore e non solo. “Vogliamo mettere al centro dell’attenzione l’economia turistica per una città’ ospitale” ha detto. “La specializzazione turistica deve divenire una scelta strategica per Civitanova. Il fine della città ospitale è quello di far “star bene” le persone che la visitano e il successo dipende dalla capacità di affermare i valori culturali, economici e sociali propri della nostra città.” Una piattaforma di ascolto diffusione del brand Civitanova Marche città di mare, d’arte e terra di gastronomia e di outlet. E’ necessario avviare una condivisione di analisi e obiettivi, di valutazioni che dovrebbe trovare la sua sede compiuta nella governance che porti avanti un processo nel quali soggetti pubblici e privati abbiano la possibilità di esprimersi e di far pesare la loro valutazione. Verrà costituita una cabina di regia con tutti gli attori legati al turismo che deciderà gli obiettivi e allocherà le risorse di cui dispone il Comune. Si tratta di una profonda innovazione che farà crescere il sistema turismo della città di Civitanova, la prima città che sperimenterà questo modo di gestire il turismo. Per Luigi Settembretti, consulente di marketing turistico “si parte da un concetto che la letteratura di marketing turistico esprime molto chiaramente negli ultimi tempi e cioè bisogna unire le risorse gestionali con quelle strutturali. Questo dà il prodotto turistico, ma poi al prodotto turistico bisogna aggiungere il prezzo, la comunicazione e la promozione. In queste poche parole sta il progetto che noi siamo andati a sviluppare in questi mesi e a concertare con le associazioni del settore.”
L’apertura di un punto informativo all’uscita dell’autostrada e l’unificazione dei due uffici pubblici esistenti, alcune delle priorità da fare. E poi strutture ricettive aperte al pubblico a gestione unitaria, che forniscono alloggio anche in stabili separati, purchè ubicati nel centro storico e distanti non oltre 500 metri dalla reception principale, sito internet complementare al sito istituzionale del Comune. Educational tour a settembre, ottobre e novembre e in Primavera presenza nelle piazze italiane con la distribuzione del materiale cartaceo ed informatico del Comune. Per Riccardo Strano, dell’Ente nazionale italiano turismo , “il mercato del turismo è sicuramente in crescita, la gente tende sempre di più a viaggiare, conoscere, fare nuove esperienze, quindi se parliamo di Europa siamo confidenti che l’incremento ci possa essere nel 2013 e negli anni futuri. Certo bisogna lavorare per presentare ai consumatori sempre nuove formule e nuove proposte di turismo, io credo comunque che l’Italia sia un prodotto turistico unico esclusivo. Civitanova è sorprendente intanto come città delle rotatorie. Le rotatorie più belle e particolari che io ho visto stanno qui e io credo che Civitanova possa collocarsi nel turismo internazionale partendo dall’Europa senz’altro e quindi presentarsi nei mercati come Germania, Svizzera, Austria, Paesi dell’Est e anche il nord Europa e anche avere la capacità di proporsi con idee e prodotti nuovi. Shopping, il fashion, l’enogastronomia, il mare ed i borghi e le proposte di offerta turistica che vengono sempre più utilizzate per non dimenticare il wellness che è molto ricercato. In questo ventaglio di proposte Civitanova può giocare un’ottima carta, sempre però in una logica di sistema cioè la proposta locale, nell’ambito regionale, sotto l’ombrello dell’Italia.” E’ poi intervenuto il sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta: “noi pensiamo ad un risveglio della città, configura un tipo di turismo diverso che è quello che noi vorremmo, un turismo che non è più passivo, mordi e fuggi ma un turismo più riflessivo che tende a valorizzare non solo gli ingegni locali ma anche la nostra terra, le nostre tradizioni. Quindi passiamo da un turismo consumistico a un turismo più riflessivo e più vicino alla realtà locale. Un turismo cioè più adeguato ai tempi moderni, tempi di crisi in cui non si può pensare di insistere nel consumo del territorio e delle risorse. Abbiamo bisogno di un turismo che non solo consuma ma che anche lascia qualcosa al territorio, in un momento di crisi infatti l’economia turistica e il lavoro sono importantissimi.”