LE RICHIESTE DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI “SE NON ORA, QUANDO”

Più attenzione ai servizi di prevenzione, cura e assistenza, un riconoscimento della “medicina di genere”,
meno enfasi sulla “famiglia al centro del sistema socio-assistenziale”, anche per fugare il sospetto che toccherà alle
donne supplire alla riduzione dei livelli di assistenza. Sono le richieste del Coordinamento dei Comitati “Se non ora,
quando” delle Marche, in vista dell’approvazione del nuovo Piano sociosanitario regionale. Il movimento è “consapevole”
dei tagli finanziari introdotti dal Governo, ma si oppone all’idea che “si possano scaricare sui cittadini, e sui più deboli fra
loro”. Piuttosto – osserva il coordinamento – vanno “razionalizzate le sovrastrutture di gestione ed eliminati tanti organismi
inutili e costosi del sistema sanitario marchigiano, i tanti centri di spesa e di clientela delle consulenze d’oro”.

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