Colpo di scena nella polemica tra maggioranza e opposizione sulla Civita Park. La prima firma di Mauro Mattucci su un atto comunale risale al 2006. Il sindaco era Erminio Marinelli, l’assessore all’urbanistica Massimo Mobili. Sono i ‘padri’ politici dell’operazione che porta il costruttore abruzzese a Civitanova. Sono gli anni in cui alla Faber, sotto procedrura fallimentare, subentrano due società, la Progetti Abruzzesi e la Cms Holding, dietro alla quale c’è Mattutcci. Entrambe stupulano con l’amministrazione una convenzione per realizzare il centro commerciale e la fiera nell’area tecnico distributiva. La variante che fa partire l’operazione viene approvata il 20 dicembre del 2006, la delibera è la numero 118, e chi relazione in consiglio comunale è l’assessore Mobili. Il voto consiliare offre ai privati la garanzia che aspettavano per investire e pochi mesi dopo nasce la Civita Park, con Mattucci in quota parte con altri soci fino a che ne diventa presidente nel 2008. Nel frattempo Mobili è diventato sindaco. Stamattina in Municipio la maggioranza, presenti il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, il vice sindaco Giulio Silenzi, e i capigruppo consiliari Piero Gismondi (La Nuova Città), Pierpaolo Rossi (Uniti per cambiare), Mirella Franco (Pd) Cervellini in rappresentanza della Emili(capogruppo prc) hanno mostrato l’atto del 2006 con la firma di Mattucci, per inchiodare Mobili ai suoi ‘non ricordo’. “Siamo stanchi di assistere allo stravolgimento della verità da parte di chi è stato artefice di tutto” ha detto Corvatta rivolto al centro destra che gli ha chiesto le dimissioni accusandolo di aver introdotto Mattucci a Civitanova. “Gli atti raccontano invece – ha affermato Silenzi – che nel 2006 l’amministrazione ha trattato con Mattucci e Mobili ha detto una bugia quando ha affermato che non sapeva e non ricordava”. Per i capigruppo “le dimissioni adesso le deve dare Mobili. Spieghi come mai ha detto non sapere chi fosse Mattucci quando gli atti comunali dimostrano il contraio”. Sull’ex sindaco piovono cinque domande che gli pone Corvatta “e vorrei che il centro destra e la commissione consiliare desse risposte a queste. Chiedo perché ha detto di non conoscere Mattucci? Perché ha avallato il passaggio di consegne tra Faber e la società di Mattucci? Perché ha approvatao un altro centro commerciale in una città che aveva già tante strutturte di vendita? Perché’ i termini previsti sono stati disattesi per anni e anni,E perché nessuno ha verificato le problematiche che hanno portatofino al 2012 ad uno stato di abbandono il cantiere. Noi abbiamo trovato una situazione degradata e abbiamo nella trasparenza portato a termine le infrastrutture che altrimenti sarebbero state la più’ grande incompiuta delle Marche.


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