L’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DELLE MARCHE VERSO IL FUTURO

“L’azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche verso il futuro” l’incontro si è svolto questa mattina ad Ancona presso l’auditorium S. Totti dell’ospedale regionale.
Un’importante occasione per fare il punto del lavoro svolto fino ad oggi e delle prospettive future dell’Azienda alla luce della nuova mission affidata dalla regione Marche. Non sono mancate le attestazioni di stima e di affetto rivolte al DG Michele Caporossi che dopo quasi sette anni alla guida dell’Azienda, dal 1° dicembre, potrà godersi il meritato riposo.
Il futuro della sanità pubblica dipende dalla capacità di aprirsi, di “ibridarsi”, di costruire un nuovo rapporto pubblico-privato, un Cluster della Salute in cui produttori di beni e servizi e gestori di percorsi clinici trovino le ragioni di una efficace programmazione condivisa.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche deve, in questa nuova fase, potenziare alta specializzazione, ricerca applicata e Terza Missione come propulsore di esiti positivi delle cure, ma anche di sviluppo delle reti socio-economiche del territorio regionale.
I lavori hanno avuto inizio con la presentazione ed introduzione del Direttore Generale dell’AOUM Michele Caporossi che, davanti ad una platea gremita, ha ripercorso la storia
dell’ospedale tracciandone le fasi più importanti per poi illustrare quello che è stato individuato come il cluster della salute: un nuovo patto pubblico/privato; alta specializzazione; ricerca e obiettivi strategici della nuova Azienda.
“A diciotto anni dalla nascita degli Ospedali Riuniti – ha detto Michele Caporossi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche – è tempo di una profonda rivisitazione delle ragioni originarie e delle condizioni attuali dell’unità Azienda Ospedaliera Universitaria della nostra regione. Il nuovo nome dell’azienda, suggellato dalla legge regionale di riforma n. 19 del 2022 è a tal proposito già una precisa scelta di campo, da noi suggerita e accolta dalla Regione. Il lavoro svolto in questi anni, all’insegna della crescita della qualità e della complessità è alla base di tale scelta. Sette anni fa lanciai le tre G, Gentile Generoso Geniale, come marchio di fabbrica sul quale costruire un progetto di sviluppo. La sostanza di queste parole chiave la si ritrova nei numeri, a partire da quelli dell’alta complessità, dell’innovazione e della qualità dell’assistenza. Abbiamo rilanciato i brand storici della Ospedalità di eccellenza delle Marche, Salesi, Lancisi, Umberto 1 come ospedale universitario e il neonato CORM (Centro oncologico e di ricerca delle Marche), riproposizione sotto mentite spoglie dell’Ospedale Oncologico del passato. Sono in corso, o conclusi, 70 cantieri e oltre 110 milioni di euro di investimenti. Ora il futuro si basa ancora sulla capacità di PROGETTARE, APRIRSI, CONDIVIDERE e CAMBIARE, le parole chiave del piano strategico aziendale vigente in questi anni. E sulla capacità di fondere insieme le missioni ospedaliere e universitarie all’insegna della raggiunta coesione e solidarietà tra le diverse famiglie di professionisti. Un’Azienda che oggi compare per molti ambiti tra i primi
dieci ospedali italiani e può crescere ancora”.
“Università Politecnica e Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, attraverso l’integrazione tra attività assistenziale, formativa e di ricerca – ha sottolineato Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore Università Politecnica delle Marche – punta ad una continua
crescita. Per l’alta formazione delle diverse professionalità mediche e sanitarie è costante il lavoro dell’Ateneo, sulla qualità dei percorsi e sul numero di posti disponibili.
Quest’anno è stato attivato il nuovo corso in lingua inglese, Medicine and Surgery, con 60 studentesse e studenti, per rispondere alle sfide che l’evoluzione tecnologica ed i sistemi digitali, in questi ultimi decenni, hanno richiesto anche al mondo sanitario. Il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia ha visto un incremento costante dei posti disponibili negli ultimi anni: erano 215 nel 2020, oggi sono 275. Anche i posti per le Professioni Sanitarie sono aumenti, quest’anno sono 810 rispetto ai 598 del 2020. Non è mancato il costante
impegno nei percorsi post-laurea con le attuali 38 scuole di specializzazione. Senza dimenticare il fondamentale contributo della ricerca grazie anche al lavoro dei Centri interdipartimentali che si avvalgono delle competenze di professori e ricercatori afferenti a
più Dipartimenti dell’Ateneo, consapevoli che grazie ad una ricerca di eccellenza si offre anche una didattica di eccellenza”.
Per il professor Mauro Silvestrini Preside della Facoltà di Medicina dell’UNIVPM, “il vero collante è stato il rapporto umano e l’importanza di stringere alleanze. Penso a quello che è successo durante la pandemia e alla risposta che abbiamo dato con l’organizzazione di un centro vaccinale che ha ottenuto risultati davvero strepitosi. Abbiamo assicurato la
vaccinazione sicura ai cittadini e ai pazienti con una collaborazione che ha visto scendere in campo la direzione, i reparti, gli operatori, i professionisti senza un attimo di tregua.
Credo proprio che il risultato che abbiamo ottenuto ci debba inorgoglire perché è stato un esempio che andrebbe seguito e declinato ogni qualvolta si dovesse verificare un’emergenza
“La sanità – ha detto il Presidente della Regione Francesco Acquaroli – è fatta di programmazione, di innovazione, di cambiamenti, di investimenti, di strategia ma è fatta anche dalle persone. Io credo che noi dobbiamo essere sempre grati alle strutture come
quella di Torrette e a chi ha deciso di mettere a servizio del prossimo la propria professionalità guidando una macchina così complessa in un momento come quello che abbiamo attraversato con la pandemia. Oggi noi stiamo vivendo la riforma delle aziende ospedaliere che fa chiarezza, semplifica e attribuisce maggiore forza ad un sistema
complessivo partendo anche dai territori.”
“Questo incontro è particolarmente significativo – ha dichiarato l’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini – perché mette in luce ancora una volta l’importanza di questo che non è un ospedale comune, è il più importante ospedale della regione Marche e che dovrà diventare uno dei più importanti ospedali a livello nazionale e a livello internazionale.”
Per il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli l’appuntamento di oggi rappresenta anche il bilancio di sette anni di gestione da parte del direttore generale dottor Michele Caporossi
non solo in termini economici ma anche di risultati. “Poi – ha sottolineato – da qui si parte per costruire il futuro facendo delle scelte che devono essere coerenti”.
“I quasi sette anni della gestione di Michele Caporossi – ha detto Antonello Maraldo, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche – sono coincisi con un grande sforzo ed una rilevante crescita dell’apparato tecnico amministrativo
che ha sorretto e agevolato il consolidamento dell’Azienda ospedaliera”.
“Nei sette anni di direzione del dott. Caporossi – ha sottolineato Claudio Martini, Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche – l’Azienda Ospedaliera ha raggiunto fondamentali risultati in ambito sanitario, che pongono solide
basi e tracciano la strada per lo sviluppo dell’ospedale regionale del futuro”.
“L’assemblea legislativa – ha sottolineato Dino Latini presidente del Consiglio Regionale delle Marche – vuole oggi dare un tributo di riconoscenza, di condivisione, di approvazione di un risultato di una squadra e di colui che l’ha diretta negli ultimi sei anni riuscendo a raggiungere traguardi davvero importanti.”
Oltre al Prefetto di Ancona Dott. Darco Pellos e al Questore di Ancona Dott. Cesare Capocasa, numerose erano le autorità civili e militari presenti così come medici e operatori sanitari, molti dei quali hanno voluto esprimere tutta la loro stima nei confronti del DG
Michele Caporossi come professionista e come uomo.
Molto sentita anche l’attestazione di stima, espressa nei confronti di Caporossi, da parte dei dirigenti del Gruppo Loccioni e dalla Professoressa Rossana Berardi direttrice della
Clinica Oncologica.
In collegamento sono intervenuti: Giovanni Giuliani Integrated Acces Chapter Lead – Roche Italia, Alberto Fontana presidente dei Centri Clinici Nemo.
Non sono mancate le sorprese: video emozionali che colleghi e compagni di viaggio hanno voluto dedicare a Caporossi, i saluti in video di personaggi del mondo dello spettacolo e
dello sport, la dedica in musica che lo stesso Direttore Generale alla chitarra accompagnato dal M° Marco Santini al violino, ha fatto a tutti presenti ed alla moglie in sala con il brano “Sempre e per Sempre”.

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