L’AMORE OLTRE LA MALATTIA

E’ nato Carlo ieri, all’ospedale di Macerata, da una mamma che, con coraggio, ha vinto la malattia. Marta, colpita da una neoplasia al seno all’età di 29 anni, mentre allattava il primo figlio, ha trovato la forza per affrontare percorsi complessi non privi di dolore fisico ed interiore e non arrendendosi ma dimostrando quanto l’amore materno sia tenace e vinca su tutto. Questa storia ha avuto inizio quando il primo bambino era poco più che neonato. Allattando Marta si accorge di una tumefazione al seno che le appare anomala spingendola a contattare il suo medico di fiducia per fare chiarezza. Da lì la terribile diagnosi. Il percorso è iniziato con la chemioterapia e successivamente l’intervento al seno, seguendo un iter che riguarda migliaia di donne ogni anno che vengono colpite da questa malattia. Terapie stancanti e dolorose sia a livello fisico che psicologico, a maggior ragione in una giovane mamma. Marta non si è persa d’animo, ha curato il suo bimbo e la sua malattia e piano piano la routine familiare è tornata a fare capolino. Terminati i controlli è riemerso fortissimo il desiderio di una nuova maternità e cosicché, fatti i dovuti accertamenti, è ripartita una nuova gravidanza, portata avanti serenamente e con grande forza d’animo. “Era un mio grande desiderio – racconta Marta – e non ho voluto fermarmi difronte alla malattia, fiduciosa in chi mi è stato accanto”. “La gravidanza – spiega il dottor Pelagalli – ha presentato un decorso regolare, caratterizzato da controlli ultraspecialistici ai quali abbiamo sottoposto Marta”. Il parto è avvenuto nel modo più spontaneo e sereno. “Questo evento, che Marta e il marito Giorgio vogliono condividere con tutti- sottolinea il direttore di Area Vasta 3 Alessandro Maccioni – dimostra come sia possibile riappropriarsi della propria vita quando la forza d’animo di una mamma, la sua tenacia ed un pizzico di fortuna fanno da cornice al momento più importante di una donna. Un messaggio di incoraggiamento alle migliaia di donne che in giovane età vengono colpite da questa malattia e, se non adeguatamente supportate, possono perdere la visione ottimistica della vita sul loro futuro di donne e di madri. È fondamentale quindi fornire alla pazienti un supporto medico, scientifico, sociale e assistenziale fatto da professionisti adeguatamente preparati e umanamente disposti a dedicarsi totalmente all’intera famiglia. A Carlo, Marta e Giorgio i migliori auguri da parte mia e dell’equipe Ostetrico Neonatologica del Dipartimento Materno Infantile dell’AV3”.

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