LA VERITA’ DI KAPPA

L’assessora con la K di kaiser incorporata nel nome, responsabile della Kultura e del turismo, fa sapere che nella partita tra Simonetti e Anpi giocata sul campo del fascismo, resistenza, Olocausto e dintorni, lei sta con Simonetti perché è “per la democrazia e soprattutto per la verità storica”. Da ciò, per sillogismo, se ne deduce (pardon, deDuce) che condivide gli espedienti retorici sul tema del negazionismo della Shoah usati dal docente in un post del 4 maggio 2016 e che gli sono costati un mese di sospensione dall’insegnamento. Dunque – come Simonetti – anche la signora con la K non lo pensa, ma vorrebbe poter dire che lo sterminio ebraico nei campi di concentramento non sarebbe compatibile con la presenza ad Auschwitz di una piscina e di detenuti che andavano a prostitute mangiucchiando cioccolata e fumando sigarette. Turismo per famiglie e turismo sessuale all’ombra dei forni crematori, è questa la verità storica nel mondo di K? Villaggi vacanza in cui ci si sollazzava con balli e canti, orchestra e teatro da promuovere, se ci fosse stata negli anni del nazifascismo, a una Bit come quella in cui l’assessora con la K se la sta spassando in questi giorni. Chissà da quali testi e archivi storici attinge il suo sapere prima di parlare. Per molto meno, in comunità più serie, un amministratore pubblico avrebbe dovuto dare le dimissioni. Qui partecipa, ipocritamente, alla Giornata della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah e dei milioni di persone, tra queste anche italiani, che nei campi di sterminio morirono gasate, e non di risate mentre facevano il bagno in piscina. Informazioni evidentemente non pervenute in certi ambienti dove la storia viaggia su canali di Kappa (e di cappa) culturale, dentro teste di K.
Di Robespierre

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