LA TUTA BLU DEL METALMECCANICO VINCE MUSICULTURA. SUPERBO GINO PAOLI IN DUO CON DANILO REA

image101“Tuta blu” storia di fabbrica e di lavoro, scritta a mensa durante la pausa pranzo dall’operario Dante Francani , è la canzone vincitrice della 25° edizione di Musicultura.

Il cantante abruzzese con il suo brano quasi anacronistico da ballata
gucciniana l’ha spuntata sugli altri tre finalisti: Maldestro di Scampia che ha presentato un altro testo legato al tema del lavoro “Operaio sopra il tetto del comune” con un arrangiamento pieno di ritmo che fa da contrappunto alla vicenda drammatica che racconta; Gabriella Martinelli pugliese giramondo dalla voce portentosa con il pezzo “In un labirinto a est”; Flo che porta sul palco le sue origini partenopee con “D’amore e altre cose irreversibili”.

Il Premio della Critica va al gruppo siciliano “Cordepazze” già vincitori
dello stesso riconoscimento nel 2009, a riprova che negli ultimi anni la musica più apprezzata nasce nel sud.

Musicultura si conferma una grande spettacolo che riesce a coniugare lo spazio importante per la musica emergente, quest’anno sono arrivate agli organizzatori circa 1200 canzoni, con ospiti che regalano momenti musicali unici e straordinari.

Per la serata conclusiva si alternano sul palco dello Sferisterio Gino Paoli con Danilo Rea al pianoforte che lascia il pubblico in un emozionate silenzio, catturato dalle note di alcuni degli amici scomparsi del grande cantante italiano, da Bruno Lauzi a Fabrizio De Andrè, da Luigi Tenco a Umberto Bindi. Un duo superbo nel dialogo tra la voce di Paoli ancora calda e raffinata e un piano che da solo sembra un’orchestra.

È palpabile l’emozione di Tony Esposito che presenta per la prima volta dal vivo un progetto particolarissimo che fa parlare insieme la musica classica e quella ritmica della sua terra e non solo. Accompagnato dagli ottoni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sperimenta la commistione di strumentazioni diverse per portare in modo trascinante grandi compositore come Mozart, Bach, Vivaldi.

L’ospite internazionale è l’erede di Amalia Rodriguez, dal Portogallo terra del Fado Dulce Pontes regala tutta la passione e la malinconia della tradizionale musica portoghese che ha saputo rinnovare attingendo anche da altri mondi musicali.

Nell’attesa del verdetto finale sancito dal voto popolare il palco è tutto
per il rock alternativo di Vasco Brondi e Le luci della Centrale Elettrica.

Un lungo viaggio musicale condotto con la riconosciuta leggerezza e
spontaneità da Fabrizio Frizzi che saluta dando appuntamento al prossimo anno.

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