LA TECNOLOGIA A SUPPORTO DELLA NEURORIABILITAZIONE DEL PAZIENTE CON ICTUS

Epidemiologia e l’impatto dell’ictus in Europa; confronto tra modelli organizzativi di assistenza all’ictus in Italia e Irlanda del Nord, sono alcuni dei temi affrontati ad Ancona nel corso del Magic Project End-Event.
“Oggi, – ha detto il Direttore Generale di Ospedali Riuniti Michele Caporossi – siamo alla conclusione di un lungo percorso di 4 anni con il progetto Magic che fa parte di progetti europei del filone salute e benessere che ha visto coinvolti oltre Ospedali Riuniti e Università Politecnica delle Marche anche tanti stakeholder sia stranieri che italiani, produttori di tecnologie ed anche tanti pazienti. È stato un lavoro di squadra durante il quale sono state captate le esigenze dei pazienti colpiti da ictus che necessitano di una riabilitazione personalizzata. Questo progetto ha dato la possibilità di creare una sorta di vestito su misura. Sono stati coinvolti 100 nostri pazienti e di altre nazioni europee. L’obiettivo quello di migliorare la situazione post cura. Noi siamo orgogliosi di questo, del lavoro di squadra con la dottoressa Maria Gabriella Ceravolo, Direttore S.O.D Clinica di Neuroriabilitazione, con il professor Silvestrini, dell’Università Politecnica delle Marche con il supporto della Regione ma soprattutto di quello dei pazienti che noi ringraziamo perché attraverso il loro impegno riusciremo a dare una risposta a tanti altri pazienti.”

“È una grandissima opportunità quella che ci offre la tecnologia” – ha precisato la dottoressa Maria Gabriella Ceravolo, Direttore S.O.D. Clinica di Neuroriabilitazione. Azienda Ospedaliera-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona.
“Queste opportunità – ha spiegato – si declinano attraverso alcune parole chiave. Come purtroppo sanno le persone colpite da ictus, l’assistenza è sicuramente efficace nella fase acuta, offre delle grosse chance nella fase riabilitativa ma non riesce a durare per tutto il tempo della vita. La tecnologia, in particolare con questo progetto che si chiama Magic (che sta a significare assistenza mobile che cioè può essere portata a casa del paziente), fa in modo di rendere fruibile una tipologia di esercizio personalizzata, monitorata, efficace per il tipo di problema che il paziente ha e per tutto il tempo necessario.”

” Noi – ha detto il Prof. Mauro Silvestrini Direttore S.O.D. Clinica di Neurorologia Azienda Ospedaliera-Universitaria Ospedali Riuniti Ancona – avremo a che fare nei prossimi anni con un numero sempre crescente di pazienti con una disabilità legata a questa patologia che ricordo è tra le prime tre cause di morte nel nostro Paese ed è la prima causa di disabilità per malattia. Quindi l’adattamento della tecnologia alle esigenze dei pazienti consente anche di espandere le indicazioni ma soprattutto il pubblico di soggetti che potrà trarre beneficio da un approccio riabilitativo che è fondamentale. Il miglioramento delle cure nella fase acuta ha portato ad un abbassamento della mortalità che però ha di fatto aumentato il numero di pazienti che necessita di un assistenza e di una gestione della loro disabilità. La tecnologia e l’elasticità dei vari approcci ci aiutano a rispondere meglio alle esigenze che sono diverse per ogni singolo paziente.”

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