BERTOLASO POSITIVO. NECESSARIA MAGGIORE ATTENZIONE DA CHI GESTISCE L’EMERGENZA

L’ultima notizia è che Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile e attuale commissario per la regione Lombardia all’emergenza ospedali, è stato ricoverato nella notte al San Raffaele di Milano. La scelta del ricovero sarebbe stata presa in via precauzionale vista la febbre che lo ha colpito dopo aver scoperto la sua positività al covid-19.
Lunedì 23 marzo era ad Ancona con il suo staff per un incontro con il presidente Luca Ceriscioli (che correttamente utilizzava guanti e mascherina chirurgica)che ora, per aver condiviso la stessa auto, è in isolamento nella sua casa di Pesaro da dove continua a lavorare. In isolamento anche il presidente del consiglio regionale Mastrovincenzo, presente al sopralluogo e altri partecipanti all’incontro.
“Avere Bertolaso positivo è una gran sfortuna”, commenta Ceriscioli. A parlare di sfortuna, quindi di casualità, però non è del tutto corretto in questo caso.
Dalle immagini riprese del suo arrivo in elicottero, si evidenzia la totale mancanza di rispetto della distanza minima di un metro tra tutte le persone arrivate e quelle in attesa. Il risultato è chiaramente il pericoloso assembramento che ci dicono ripetutamente di evitare.
Ci hanno rassicurato inoltre, anche come esempio di comportamento, che tutti, in quell’occasione, indossavano guanti e mascherine. Dalle foto si nota, al contrario, che Bertolaso non indossava i guanti.
La sua mascherina era del tipo FFP2 con valvola di esalazione che, attenendosi alle dichiarazioni della virologa Gloria Taliani, ordinario di malattie infettive a La Sapienza Università di Roma, “è protettiva solo per chi le porta”. Bertolaso questa informazione non l’ha ricevuta?
Aggiunge la Taliani: “E’ giusto che vengano indossate dai medici che sono più a rischio, ma chi le indossa per strada – a meno che non abbia patologie respiratorie gravi come la bronchite cronica ostruttiva o patologie polmonari croniche – non protegge gli altri perché la valvola ha un flusso monodirezionale, cioè filtra solo ciò che entra dentro la maschera e non quello che esce. Questo significa che se chi la indossa è già infettato, il suo respiro può arrivare agli altri e contagiarli”.
Tanti auguri di una pronta guarigione a Guido Bertolaso e speriamo che il presidente Ceriscioli e tutti i partecipanti all’incontro non abbiamo conseguenze, ma non si può evitare di sottolineare il comportamento superficiale e irresponsabile proprio da parte di coloro che sono chiamati a gestire l’emergenza e che dovrebbero rafforzare la loro tutela, come il personale sanitario, che è indispensabile in questo periodo.
Noi che siamo chiamati a restare in casa, rischiamo di non comprendere questa leggerezza, perché stiamo facendo immani sacrifici per rispettare tutte le indicazioni che ci vengono date.

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