La Regione Marche va avanti con il progetto di collocare il centro per l’Alzheimer nei locali della fiera, più precisamente al primo piano, e neanche a piano terra. Un’idea assurda, esposta dall’assessore regionale Saltamartini nel suo intervento al Consiglio comunale di Civitanova dedicato alla sanità. Se realizzato, il centro confinerebbe i malati di Alzheimer in uno scatolone, anziché in una residenza accogliente, con spazi esterni e integrata nel tessuto urbano, come potrebbe essere quella proposta dal Paolo Ricci, avanzata da tempo.
Ma dietro alla proposta di Saltamartini se ne cela un’altra, ancora più grave per Civitanova: la Regione, con l’assenso del Sindaco, sta predisponendo gli atti per acquistare la Fiera stessa. Si parla di una cifra intorno ai 4 milioni di euro, con l’obiettivo di cederla poi all’azienda sanitaria di Macerata per aprire una scuola di formazione sanitaria. In questo caso, la Fiera di Civitanova verrebbe completamente cancellata.
E pensare che la città di Civitanova aveva ceduto la struttura alla Regione in comodato d’uso gratuito nel momento di estremo bisogno, per salvare vite umane durante la pandemia. L’accordo, sottoscritto e registrato, prevedeva che, una volta terminata l’emergenza, la Regione avrebbe smontato il Covid Hospital e restituito la Fiera alla città nelle stesse condizioni in cui l’aveva ricevuta. Sono passati tre anni, e il padiglione fieristico non è ancora stato restituito, causando un enorme danno economico, perché le fiere sono un volano per l’economia.
Ora, a pochi mesi dallo scioglimento del Consiglio regionale, si pensa a un blitz di questo genere. Nel frattempo, a Fermo si è svolto il Festival di Tipicità all’interno del centro fieristico di Campiglione, mentre il nuovo centro fieristico di Villa Potenza, con annesso centro congressi, è prossimo all’inaugurazione. Non si capisce perché Civitanova, con una storia fieristica importante, dovrebbe rinunciarvi per una proposta scellerata della Regione, avallata dal Sindaco.
Civitanova ha bisogno della Fiera, che potrebbe diventare un grande centro congressi, uno spazio espositivo e di rappresentanza per tante associazioni. La proposta di cedere l’edificio alla Regione è stata comunicata alla maggioranza, ma si spera che incontri resistenze. Sarebbe gravissimo se qualcuno pensasse di votare, a pochi mesi dalle elezioni regionali, una scelta così dannosa per la città, non prevista in alcun programma elettorale né in alcun documento di indirizzo programmatico.