Come abbiamo anticipato, si sono svolti questa mattina della chiesa di Cristo Re, i funerali di Giovanni Bigoni, per tutti “Chachi”, morto serenamente all’età di 88 anni domenica 26 giugno nella Clinica Villa dei Pini. Chiesa gremitissima, com’è facile intuire, data la rilevanza del personaggio, notissimo “bagnino” dello stabilimento “Anna e Giovanni” del lungomare sud, da sempre anche rinomatissimo ristorante. A spiegare con commozione la causa della morte, la figlia Catia, quando nel corso della messa, il sacerdote officiante, don Joseph Barandereka, vice parroco di San Pietro-Cristo Re, prima della benedizione della salma, ha concesso ai familiari e amici di portare il ricordo del defunto. La figlia Catia, difatti, dopo aver ricordato l’intensa attività portata avanti dal padre, come pescatore inizialmente, poi come bagnino per la maggior parte della vita, ha accennato al fatto che il padre “era ormai stanco di vivere”, Prima della figlia, sono state le nipoti, Sofia e Irene, a ricordare, con comprensibili lacrime di commozione il loro nonno. A portare parole di ricordo e di gratitudine anche Vittorio De Seriis, che in tanti anni di attività nella cronaca cittadina, ha avuto modo di conoscere da vicino l’importante percorso compiuto negli anni da tutti i titolari delle concessioni balneari in attività nella città. Nei suoi ricordi, l’apprezzamento che sovente era solito fare per la cucina di “Anna e Giovanni”, il noto giornalista della Gazzetta dello Sport, lo scomparso Franco Mentana, papà dell’attuale direttore della 7, Enrico. Nel concludere il suo messaggio, De Seriis ha detto che una parte della “Bandiera Blu”,di cui la città da anni si fregia, proprio per la dedizione posta nella cura della spiaggia, appartiene anche allo scomparso Giovanni.
Il circolo cittadino del PD, ha fatto affiggere manifesti di cordoglio nei riguardi dello scomparso che, in un lontano passato, è stato anche segretario locale della CGIL
LA MORTE DI GIOVANNI BIGONI: UN PEZZO DELLA BANDIERA BLU
