“Per non parlare del Consuntivo 2012 delle Farmacie comunali e della gestione che il centro destra ha fatto dell’azienda -sono 6 anni che le farmacie non versano al Comune neanche un euro-, Erminio Marinelli si occupa dell’indennità del presidente. Glissa, l’ex sindaco, sul dato di una società che fattura circa 8 milioni di euro l’anno e realizza risicati utili, somme che non versa al Comune ma trattiene per sé. Se anche gli utili fossero stati dell’1% (la stima fissa l’utile di una farmacia tra il 5 e il 7%), avrebbe prodotto 80 mila euro l’anno. Quindi, quanti mancati introiti sono stati sottratti al Comune e alle sue politiche sociali? Marinelli ha fatto finta di non sentire, come riferito in consiglio comunale da Carlo Centioni, che, in sostanza, l’utile del bilancio 2012 delle Farmacie, gestito da un suo compagno di partito, era farlocco perché non caricato di fatture che sono state pagate nel conto del 2013 e per una cifra di circa 100 mila euro. Quanto alle indennità, siamo abituati a confrontarci all’interno della maggioranza e non è certo Marinelli che detta l’agenda. Anche perché non è credibile come paladino della presidenza Centioni perché quando Brini esponente del suo partito, il Nuovo Centro Destra, tagliò il compenso, lo fece nel silenzio più assoluto di Marinelli. Tutto il centro sinistra farebbe bene a sottrarsi ad abbracci interessati di chi usa la questione a meri fini politici mentre il cambiamento di cui questa amministrazione è portatrice è mantenere la vocazione sociale delle Farmacie, che non è in discussione, riuscendo nell’obiettivo di farle rendere di più in modo che quegli utili proprio nel sociale possano essere reinvestiti. Discuteremo perciò di come arrivare all’accorpamento delle società comunali, di quali dismissioni fare e se si porrà il tema delle indennità lo affronteremo, anche in una logica premiante che affianca il compenso alla capacità di gestione ,in termini positivi per il bilancio comunale, dei vertici aziendali.”