LA COMUNITA’ MACERATESE PIANGE LA PREMATURA SCOMPARSA DI GRAZIANO CICCARELLI

san-maroneA soli 53 anni, dopo una lenta e dura malattia è morto il civitanovese Graziano Ciccarelli. Il funerale sarà domani alle 15.30 presso la chiesa di San Marone a Civitanova. Per oltre 15 anni Ciccarelli ha lottato contro il cancro per una malattia genetica, una rara forma di poliposi conosciuta in sigla come HNPCC ovvero “Sindrome di Lynch”. Il suo un lungo calvario. Dopo diversi interventi chirurgici nella primavera 2009 era stato sottoposto a proctocolectomia totale e da allora era costretto a vivere in regime di nutrizione artificiale per via parenterale. Nonostante questo però non si era mai perso d’animo. Nel lavoro come nella vita ha lottato fino alla fine. Era direttore della Cooperativa Artigiana di Garanzia Maceratese “M. Fratini”, carica che ricopriva dal 1998 e dove svolgeva funzioni di direzione generale, gestione delle relazioni con istituti di credito ed istituzioni locali e regionali. Era inoltre Segretario provinciale della Casartigiani di Macerata e si occupava di attività di consulenza economica e pianificazione finanziaria aziendale per Pmi. Era responsabile formazione strategica, organizzazione convegni, accreditamento della struttura.

Il 26 febbraio scorso aveva scritto una lettera a Civitanovalive sul testamento biologico. Ve la riproponiamo in suo ricordo:

In parlamento riprende la discussione sul Disegno Di Legge sul testamento biologico. Ancora una volta il clima politico è tale per cui c’è il rischio fondato che il dibattito parlamentare riduca la questione a mera contrapposizione di schieramenti, che prevalgano posizioni strumentali.
Ciascuno dovrebbe porsi innanzitutto il problema del rispetto altrui.
È chiaro che – per me che vivo un esperienza di alimentazione parenterale in follow up oncologico – la questione assume una valenza di assoluto rilievo pratico. Non è una mera disquisizione filosofica, etica, morale, tantomeno politica. Non ho mai smesso di lottare per la vita, per me stesso, per i miei figli, per ciò in cui credo. Ma non vorrei un giorno trovarmi ad essere sottoposto a trattamenti sanitari senza alcuna possibilità di guarigione di fronte all’irreversibilità della malattia. Trattamenti come l’idratazione e l’alimentazione forzata sono indispensabili per la vita, ma a volte utili solo a procrastinare dolore, sofferenze, a svilire la dignità e la coscienza e la consapevolezza di sè. C’è chi crede che perdere dignità, coscienza e consapevolezza di sè non sia propriamente “vita”.
Nel DDL che arriverà in parlamento idratazione e nutrizione artificiali sono obbligatorie e, inoltre, rischiano di non essere vincolanti le anticipate dichiarazioni di trattamento volte ad impedire l’accanimento terapeutico. Se la libertà alla cura è un diritto fondamentale della persona a tutela della sua dignità, spero che nessuna legge possa violare i limiti imposti dal rispetto della persona.
Spero invece che una legge sblocchi in Italia la ricerca e la sperimentazione sulle staminali e sulle malattie rare come la Sindrome di Lynch.
Graziano Ciccarelli

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